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Google Chrome, le tue estensioni potrebbero tracciarti online

Secondo una nuova ricerca, le estensioni del browser online potrebbero essere utilizzate per identificare gli utenti e rintracciarli su Internet. Il monitoraggio online è stato un flagello di Internet sin dal suo inizio, ma negli ultimi anni le persone sono diventate sempre più riluttanti a sopportare le invasioni della privacy. Mentre alcuni sostengono che il monitoraggio sia importante per fornire pubblicità mirate e quindi mantenere i servizi Internet gratuiti, altri rabbrividiscono alla prospettiva che le aziende monitorino le loro attività online.

Da quando Google ha dichiarato che i cookie di terze parti sarebbero stati gradualmente eliminati, le parti interessate hanno esplorato possibili sostituzioni. Una delle scelte è stata quella di “etichettare” le persone a seconda delle numerose caratteristiche dell’attrezzatura che utilizzano. La risoluzione del display, i caratteri tipografici, la velocità della GPU, i programmi installati e altri parametri sono tra quelli presi in considerazione.

Google sta facendo il possibile per la privacy sul browser

Un’altra caratteristica distintiva che può essere aggiunta al mix sono le estensioni che gli utenti hanno installato sui propri browser. Secondo un rapporto di BleepingComputer, uno sviluppatore web noto come “z0ccc” ha creato un sito di fingerprinting chiamato “Extension Fingerprints” che fa esattamente questo: etichetta gli utenti in base alle loro estensioni di Google Chrome.

Secondo lo studio, alcune estensioni richiedono l’utilizzo di un token segreto per accedere a una pagina Web come misura precauzionale, ma esistono ancora metodi per determinare se un’estensione è installata.

Il sito Web verifica nel browser del visitatore la presenza delle prime 1.170 estensioni del Google Chrome Web Store. Sebbene il metodo funzioni su Edge (con alcune modifiche), non funziona su Firefox. “Gli utenti potrebbero essere facilmente identificati se questi dati sono associati a dati utente aggiuntivi (come programmi utente, fusi orari e così via).”

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Pubblicato da
Michele Ragone