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Posto di blocco Forze dell’Ordine: migliaia di multe per un motivo particolare

Talvolta capita di averne paura anche se non si fa nulla da temere. Molto spesso sale tantissimo l’ansia quando ci si ritrova di fronte magari improvvisamente e senza alcun preavviso, anche se nel cruscotto ci sono tutti i documenti che servono ad attestare la regolarità dell’auto e del guidatore stesso. Stiamo parlando del posto di blocco, il quale può essere imposto da tutte le Forze dell’Ordine, cha siano Polizia di Stato, Polizia Municipale, Carabinieri, Guardia Di Finanza o Esercito Italiano.

Qualcuno vede tale imposizione addirittura con una seccatura e una perdita di tempo, sapendo magari di avere tutto in regola. Bisogna però conoscere tutto ciò che riguarda le regole della strada che riguardano a loro volta anche le automobili stesse. Ci sono infatti dei regolamenti che sfuggono spesso alle persone, cosa che bisognerà imparare anche perché non si può sfuggire all’obbligo del posto di blocco. Molto spesso ciò che viene chiesto si limita alla semplice documentazione

che comprende libretto o patente di guida, magari esibendo anche il contrassegno dell’assicurazione, il quale non è più obbligatorio.

 

Posto di blocco: ci sono dei controlli che magari non vi aspettate

Quando la gente del posto di blocco istituito decide di chiedere i documenti, può essere tutto tranquillo, ma lì dove può cascare l’asino potreste cascare anche a voi.

Capita infatti molto spesso che le persone, esibendo la loro assicurazione, non sappiano di aver accettato un preventivo frutto di una truffa. Il vostro veicolo è praticamente scoperto da qualsiasi assicurazione ma voi non lo sapete. La legge però non ammette ignoranza e a pagare sarete voi. Proprio per questo motivo vi invitiamo sempre a controllare la veridicità delle vostre assicurazioni.

Alcuni agenti avrebbero poi portato avanti dei controlli anche sul carburante delle auto, trovando olio di colza invece di benzina o diesel. Anche in questo caso il tutto è punibile dalla legge con multe molto pesanti.

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Pubblicato da
Felice Galluccio