Un conflitto nucleare tra la Russia e la Nato potrebbe mai succedere? quale sarebbe lo scenario catastrofico al quale i pochi sopravvissuti assisterebbero? una simulazione cerca di darci una risposta concreta

Simulazione di un conflitto nucleare: un modo rapido e efficace per distruggere la terra

L’università di Princeton ha fatto una simulazione dove si spiega a che punto può arrivare la follia umana nella corsa agli armamenti nucleari.

La situazione inizia come un normale conflitto. Nel tentativo di fermare l’avanzata nemica si ipotizza che la Russia lanci una testata nucleare di avvertimento contro le forze nato.

Queste a loro volta risponderanno con altri missili della stessa tipologia, perché quando si varca la soglia del nucleare all’attacco corrisponde una decisa risposta.

A questo punto la Russia lancia 300 testate nucleari e la Nato contraccambia la cortesia tramite gli aerei con 180 testate nucleari sganciate.

In questa orrenda fase, le vittime in 3 ore sarebbero 2.600.000!  Lo scenario pronosticato fa rabbrividire e vede un Europa distrutta, annientata.

La Nato in questa situazione rimasta attiva negli Stati Uniti lancia un attacco nucleare strategico con 600 ordigni nucleari ma la Russia prima di perdere i suoi punti strategici risponde con missili lanciati da silos cisterna e sottomarini.

Siamo arrivati ad aggiungere altri 3 milioni e 400 mila morti in nemmeno 45 minuti! Un apocalisse che fa rabbrividire anche solo sui nei dati di una semplice simulazione. 

A questo punto avremmo una distruzione pressoché totale di alcuni continenti, in particolar modo l’Europa che si troverebbe al centro della disputa, come se Russia e Usa a volte si dimenticassero di essere confinanti sull’altro lato del globo.

Nell’ultima fase della simulazione del conflitto nucleare, Russia e Nato (o ciò che ne resta) colpiscono rispettivamente le 30 città più popolose, fulcro dei centri economici più grandi con 500 testate nucleari.

Le vittime arrivano a 85 milioni in soli 3 minuti, un modo rapido ed efficace per distruggere il pianeta, senza contare le morti successive che verrebbero causate dalle radiazioni a lungo termine, che accrescerebbero notevolmente la stima dei morti.

 

 

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