Nel corso degli anni abbiamo potuto osservare il fattore forma delle schede telefoniche ridursi da full, mini, micro a nano SIM. Al giorno d’oggi, alcuni telefoni hanno persino SIM integrate (eSIM) che possono sostituire le schede tradizionali. Sfortunatamente, le eSIM hanno alcuni problemi che potrebbero impedire loro di prendere il sopravvento. Sembra che Google potrebbe avere alcune soluzioni da presentare sul mercato con Android 13.
Il problema principale è offrire il supporto dual-SIM con chip eSIM che funzionano senza alcun bisogno di inserire due schede differenti. La soluzione di Google si basa sul sistema dei profili abilitati multipli (MEP) per consentire più profili SIM attivi su una sola eSIM, come spiegato in dettaglio da Mishaal Rahman di Esper. In altre parole, una singola scheda eSIM sarà in grado di connettersi a due diversi operatori
contemporaneamente.Ciò che rende interessante il metodo MEP di Google è che tutto avviene a livello di software. Molteplici interfacce fungono da canali di comunicazione indipendenti tra un profilo SIM e il telefono, pur mantenendo una sola vera connessione fisica tra i componenti. Google aggiunge anche elementi a questa tecnologia che consentiranno alle app dell’operatore di collaborare senza problemi di compatibilità.
Sebbene le eSIM possano attualmente archiviare più profili e supportare il passaggio da una all’altra, si può attivare un solo profilo alla volta. In altre parole, l’unico modo per ottenere il supporto della doppia SIM con le soluzioni esistenti è acquistare un dispositivo con più eSIM, più schede SIM fisiche o una eSIM e una scheda SIM fisica. Allora perché non usare solo due eSIM? Ciò mina l’intera tecnologia cui puntano, poiché avere due eSIM limiterebbe lo spazio disponibile sul dispositivo. Anche se, su scala minore rispetto alle schede SIM fisiche. Google sta già lavorando ad una nuova versione di queste tecnologie che supporteranno Android 13.