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E-GAP: la tua auto elettrica è scarica? Niente paura, il nuovo servizio ti salverà

Dopo Bologna, E-GAP arriva anche a Torino. Ma di cosa si tratta? Altro non è che un servizio di ricarica on demand per le auto elettriche utile soprattutto nei momenti più complessi e reperibile su una semplice app.

E-GAP: un servizio sostenibile in crescita

Le “istruzioni per l’uso” sono molto semplici. Basterà indicare il luogo in cui è parcheggiata la vettura e specificare entro quando si vuole ricevere il rifornimento di energia. Dopodiché arriverà un van dotato di un punto mobile di ricarica. Da qui è possibile scegliere svariate ricariche: “la small, della durata massima di 30 minuti con un massimo di energia erogata di 10 kWh, costa 20 euro nel primo caso e 18 euro nel secondo. Invece la medium, della durata massima di 45 minuti con un massimo di energia erogata di 20kWh, costa 25 euro nel primo caso e 23 euro nel secondo. La terza e ultima tariffa, la large, della durata massima di 60 minuti con un massimo di energia erogata di 30kWh, ha un costo di 30 euro

per l’arrivo del van entro 90 minuti e di 28 euro entro le 6 ore.”

Tale infrastruttura mobile di ricarica, verrà espansa raggiungendo sempre più Paesi e arrivando in circa 200 città tra Europa e Stati Uniti. Intanto entro la fine dell’anno aprirà in Francia (a Parigi, Lione, Bordeaux e Marsiglia), in Spagna (a Madrid, Barcellona e Valencia), in Germania (a Monaco, Amburgo, Berlino, Francoforte), in Olanda (ad Amsterdam), in Gran Bretagna (a Londra e Manchester) e in Grecia (ad Atene).

Eugenio de Blasio, Presidente e Fondatore di E-GAP, sullo sbarco a Torino ha commentato: “Dopo Milano e Roma, e la recente apertura a Bologna, Torino è la quarta grande città italiana in cui portiamo il nostro servizio di ricarica. In un momento di massima attenzione agli obiettivi europei e italiani di diffusione dei veicoli non inquinanti, siamo orgogliosi di offrire un servizio comodo e flessibile che contribuisca ad avvicinare i cittadini alla mobilità elettrica e a creare un ambiente urbano e locale sostenibile.”

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Pubblicato da
Melany Alteri