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Una nuova truffa ai danni di Postepay mettere in dubbio la sicurezza per le vendite e l’acquisto online, come sottolineato anche dalla Polizia della Questura di Pesaro che si è occupata del caso.

La storia della truffa che ha coinvolto un 32enne pesarese segue un copione già visto tante volte e che avviene sempre allo stesso modo quando i truffatori prendono di mira chi vuole vendere qualcosa sui social o su specializzati siti in compravendita.

Il modus operandi infatti è spesso il seguente. Poco dopo che la vittima inconsapevole ha pubblicato l’annuncio, riceve un’offerta. Il truffatore è subito disposto a pagare tramite un addebito della Postepay e convince il venditore ad andare da un Postamat e a digitare una serie di codici con cui dovrebbe ricevere il denaro.

Ecco come funziona questa truffa tramite bancomat

Per ottenere quanto più denaro possibile dalla vittima, il truffatore finge ripetutamente di avere problemi a inviare il denaro. Solo quando il conto è quasi zero la vittima si rende conto della truffa.

In merito al fatto di Pesaro ma non solo, i carabinieri hanno fatto notare che in questo caso c’erano dei segnali già dal momento in cui c’è stato il primo contatto: se ad esempio si riceve troppo presto una chiamata da qualcuno interessato ad acquistare da questo genere di piattaforme è necessario dubitare.

Molto spesso, infatti, i truffatori si aggirano sui marketplace di molti social per poi cercare le offerte che ritengono più facili da trasformare in truffe e agire subito. È anche necessario dubitare di chi sta acquistando senza fare una domanda sull’oggetto in vendita.

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