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WhatsApp per iPad potrebbe arrivare molto presto secondo queste informazioni

Le voci sull’arrivo di WhatsApp sull’iPad girano da diversi anni, ma sembra che potrebbe esserci un po’ di luce alla fine del tunnel per coloro che si aspettano di vedere il programma di messaggistica istantanea emergere sui tablet Apple in forma nativa.

In un’intervista con The Verge, il CEO di WhatsApp Will Cathcart ha dichiarato che ‘le persone desideravano un’app per iPad da molto tempo’, prima di aggiungere ‘ci piacerebbe farlo’. Sebbene Cathcart non ha confermato l’esistenza di un software specifico per tablet o una data di lancio, la sua affermazione che lui e il suo team si sono impegnati a rendere WhatsApp per iPad una realtà è incoraggiante.

WhatsApp per iPad potrebbe essere realtà

Secondo Cathcart, gli ingegneri di WhatsApp sono stati recentemente impegnati a migliorare l’app di messaggistica crittografata in modo che possa funzionare in modo indipendente su diversi dispositivi: ad esempio, non è più necessario avere il telefono acceso e connesso a Internet per caricare i messaggi

tramite WhatsApp interfaccia web.

‘Abbiamo trascorso molto tempo a lavorare sulla tecnologia per gestire molti dispositivi’, spiega Cathcart. ‘Sarebbe fondamentale per un’app per tablet essere in grado di utilizzare l’app anche se il telefono è spento. Di conseguenza, la tecnologia fondamentale è presente.’ Cathcart ha dichiarato a giugno che gli piacerebbe portare WhatsApp sull’iPad e stiamo ancora aspettando.

WhatsApp è cresciuto fino a diventare uno dei programmi di messaggistica più popolari al mondo, anche grazie al fatto che funziona allo stesso modo su dispositivi Android e iOS: indipendentemente dal tipo di smartphone utilizzato dagli utenti, tutti ottengono più o meno la stessa esperienza all’interno dell’interfaccia di WhatsApp.

Tuttavia, il supporto multipiattaforma richiede uno sforzo significativo. Lo staff dell’app sta ancora lavorando sulla possibilità di migrare i talk dagli smartphone Android agli iPhone e ogni volta che viene abilitata una nuova funzionalità come questa, è necessaria una notevole quantità di impegno di codifica e test.

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Pubblicato da
Michele Ragone