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Bitcoin: si prevede una tragedia per questa criptovaluta e per molte altre

Va bene la diatriba tra crypto sì e crypto no, ma quando sono intere nazioni a bannare le monete digitali, questo inevitabilmente si riflette sulla loro quotazione portandole verso il baratro dei valori. È questo il caso di Bitcoin per la quale si prevede una vera e propria tragedia. Se la decisione enunciata da un Paese Europeo dovesse essere confermata, addio criptovalute. Sarebbe subito il caos. Scopriamo insieme i dettagli e qual è il Paese che mina la sicurezza per ora raggiunta da Bitcoin.

 

Bitcoin: la Svezia pensa al ban del mining Proof-of-Work

Ecco svelato il Paese Europeo che, in questi giorni ha deciso di rivelare quanto sia profondamente contrario al mining non solo dei bitcoin, ma anche di tutte le criptovalute in generale.

Si tratta della Svezia che si è messa letteralmente di traverso nei confronti di Bitcoin e delle crypto. A rivelare l’idea futura che vorrebbe attuare nei loro confronti è stato l’Ente Regolatore in occasione di un intervento durante la conferenza COP26

per il clima. Ecco cosa ha dichiarato:

La Svezia ha bisogno dell’energia rinnovabile, presa di mira da parte dei produttori di risorse crittografiche, per la transizione climatica dei nostri servizi essenziali e un maggiore utilizzo da parte dei miner minaccia la nostra capacità di rispettare l’accordo di Parigi. L’estrazione ad alta intensità energetica di criptovalute dovrebbe quindi essere vietata“.

Da questo si evince la direzione della Svezia verso il ban del mining Proof-of-Work, una pratica che utilizza e sfrutta troppa energia e che si rivela essere un peso per l’ecosistema in futuro. Da qui l’idea di fermare l’estrazione di bitcoin e delle altre criptovalute che richiedono un’alta intensità energetica.

Se da un lato la Svezia vuole dire stop al mining delle criptovalute, dall’altra parte del mondo Burger King regala Bitcoin a chi acquista un suo panino tramite app. Cosa sta succedendo ai meme? Ma soprattutto, quale sarà il loro reale futuro?

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini