News

Huawei, i nuovi smartwatch potranno segnalare la postura scorretta

Nelle scorse ore è emerso un nuovo brevetto depositato da Huawei Technologies e riguardante gli smartwatch del futuro. L’azienda cinese sta valutando la possibilità di inserire nei wearable una funzionalità inedita.

Nel brevetto si legge che gli smartwatch integreranno un sistema in grado di controllare la postura degli utenti durante l’esecuzione di un esercizio. In caso di un movimento scorretto, il wearable lo segnalerà all’utente per informarlo e fargli correggere la posizione del corpo.

La feature si baserà sui dati registrati in tempo reale in base ai movimenti effettuati dall’utente. Per ottenere dati sempre precisi, il sistema coinvolgerà vari sensori dello smartwatch tra cui anche l’accelerometro del device, per registrare la tipologia di movimento e l’esecuzione dello stesso.

 

Huawei ha ideato un sistema che rileva la postura scorretta durante l’attività sportiva

I risultati saranno analizzati ed integrati sulla base dei dati ausiliari per fornire un feedback diretto e quindi migliorare la postura. Il vantaggio di una soluzione

del genere è legata non solo alla possibilità di riconoscere movimenti sbagliati ma soprattutto alla possibilità di correggerli

Questo permetterà agli sia agli atleti professionisti che ai semplici sportivi di prevenire infortuni legati a posture scorrette. L’idea di Huawei potrebbe cambiare il modo di fare sport sia a livello agonistico che amatoriale, migliorando nettamente la qualità degli allenamenti.

Il brevetto è stato depositato presso gli uffici Chinese Intellectual Property Database ed è stato registrato come “Sports Gesture Recognition Method, Terminal Equipment and Storage Media“. La prima registrazione risale ad aprile 2020 ma solo adesso è stato annunciato.

Purtroppo, come sempre in questi casi, si tratta solo di un brevetto. Non è chiaro se Huawei stia sviluppando ulteriormente l’idea e se questa sarà implementata sui nuovi smartwatch. Non resta che attendere ulteriori sviluppi in merito.

Condividi
Pubblicato da
Alessio Amoruso