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La Casa di Carta: ecco le teorie più assurde su Tokyo (allerta SPOILER)

 

La prima parte della quinta e ultima stagione della serie tv Netflix La Casa di Carta è arrivata soltanto da poco tempo sulla piattaforma di streaming eppure ha già conquistato il cuore di tutti i fan più sfegatati. Ha fatto parlare molto, poi, la perdita di uno dei personaggi cardine della serie spagnola, ovvero Tokyo. Tuttavia, sembra che in futuro potremmo ancora rivedere questo personaggio, almeno stando ad alcune teorie che stanno circolando in rete.

 

 

Ecco le teorie più folli su un possibile ritorno di Tokyo in La Casa di Carta

La prima parte della quinta stagione de La Casa di Carta si è conclusa con la morte del tanto amato personaggio di Tokyo. Quest’ultima si è infatti sacrificata e fatta esplodere con le granate, sconfiggendo così la squadra d’assalto del comandante Segasta, che era entrata nella banca facendo saltare il tetto.

Come già accennato, però, in molti sono rimasti davvero sconvolti e contrariati dalla perdita di questo amato personaggio, e per questo si sono diffuse già numerose teorie su un suo possibile ritorno. Secondo alcuni, infatti, Tokyo potrebbe essere in realtà sopravvissuta all’esplosione.

Ma come potrebbe essere possibile tutto ciò? Sappiamo che molto spesso durante tutta la serie la voce narrante è quella di Tokyo. Secondo le ipotesi e le teorie, sarebbe proprio questo un segnale del fatto che il personaggio è in realtà ancora vivo e che sta narrando alcune vicende del suo passato.

Si tratta di un’ipotesi comunque un po’ azzardata dato che difficilmente qualcuno si potrebbe salvare dopo aver fatto esplodere numerose granate a una distanza così ravvicinata. Un’ipotesi più plausibile di un suo ritorno riguarderebbe invece un suo possibile spin-off, con il quale si potrebbe scoprire qualcosa di più sulla vita passata di Tokyo.

Per avere delle conferme, però, non ci resta comunque che attendere l’uscita della seconda parte de La Casa di Carta 5 prevista per il prossimo 3 dicembre 2021.

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Pubblicato da
Anna Lisa Ferilli