La crisi climatica metterà in ginocchio il mondo intero, a partire dalle città costiere. E il report dell’IPCC, pubblicato qualche settimana fa, non lascia alcun dubbio sulla direzione in cui stiamo andando e sulla necessità di invertire immediatamente la rotta per contenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C.

Una sfida non da poco, che pure non ci metterebbe del tutto a riparo: lo scenario migliore, interrompendo le emissioni di CO2 nell’atmosfera oggi stesso, vedrebbe l’aumento della temperatura attestarsi a 0,6°C. A fronte di questa soglia, appare chiaro quanto il limite di 1,5°C risulti già ben oltre il range di sicurezza.

L’effetto diretto dell’aumento della temperatura media globale è già visibile nello scioglimento dei ghiacciai (in alcune zone artiche avvenuto quest’anno a velocità quadruplicata rispetto al normale), che comporterà l’innalzamento del livello dei mari.

Ma come rendere concreta agli occhi della gente comune questa prospettiva, per diffondere consapevolezza sugli effetti devastanti delle attività umane sull’ambiente?

Ci ha pensato la Nasa, che ha pubblicato mappe interattive fino al 2150 per vedere in tutto il mondo come cambierà il livello dei mari, e rendersi conto della deriva spaventosa che stiamo prendendo.

Nasa pubblica mappe per mostrare l’effetto del cambiamento climatico e dell’innalzamento dei mari

Sviluppato dal Sea Level Change Team della Nasa, lo strumento interattivo – consultabile al link https://sealevel.nasa.gov/ipcc-ar6-sea-level-projection-tool – si basa sui dati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change.

Utilizzare la mappa è molto semplice: basta cliccare su uno dei punti in evidenza sulla carta geografica globale e scegliere un decennio compreso tra il 2020 e il 2150 per ottenere una descrizione dettagliata sull’andamento dell’innalzamento dei mari.

Il tool così costruito permette quindi di avere contezza su quanto cambieranno le località costiere marittime e oceaniche con l’innalzamento del livello dell’acqua. Alcune città potrebbero essere addirittura sommerse – si pensi a quant’è già ora in pericolo Venezia con la sua laguna – e scomparire, inghiottite dall’avanzamento dell’acqua sulla superficie.

Lo strumento si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare indirettamente a scelte più sostenibili e a condividere le battaglie in corso per fermare i maggiori responsabili di emissione di CO2.

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