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Firefly, test di volo fallimentare: razzo esploso in pochi secondi

Il razzo Alpha della compagnia Firefly è esploso pochi secondi dopo il lancio di prova che ha avuto luogo qualche giorno fa. FireFly Aerospace è una compagnia privata con sede in Texas, di proprietà della società ucraina Noosphere Ventures.

La società ha utilizzato un carico utile di 1000 kg per raggiungere l’orbita terrestre, al costo di 15 milioni di dollari. Non è del tutto chiaro cosa sia successo al razzo lanciato da Firefly alto 29 metri. “Alpha ha riscontrato un’anomalia durante la prima fase che ha comportato la perdita della traiettoria. In seguito ad un’analisi attenta dei dati, saranno forniti ulteriori dettagli”, spiega la società in un tweet. “Prima di iniziare il conto alla rovescia, tutte le aree circostanti sono state controllate per ridurre al minimo i rischi per i dipendenti Firefly, il personale della base e il pubblico in generale”.

Firefly: razzo Alpha esploso poco dopo il lancio, secondo tentativo non andato a buon fine

Il primo conto alla rovescia in fase di lancio è stato annullato per motivi tecnici non specificati. Subito dopo c’è stato un secondo tentativo seguito dall’esplosione. Il razzo è esploso a distanza di circa due minuti e mezzo dal lancio. Sky News osserva che il razzo

sembra impiegare il doppio del tempo per rompere la barriera del suono. Ci sono voluti 140 secondi invece dei 67 secondi previsti per metterlo in moto, ed è esploso 10 secondi dopo. Alpha non è l’unico mezzo che Firefly sta sviluppando. Ha anche un altro veicolo Beta, ridisegnato l’anno scorso per essere una versione più grande del modello Alpha.

La versione Beta avrà un diametro di 3,7 metri e utilizzerà cinque motori Reaver per trasportare un carico utile di 8000 kg nell’orbita terrestre. In una dichiarazione, Firefly ha affermato che è “troppo presto per trarre conclusioni sulla causa principale dell’esplosione” ma i suoi ingegneri “attualmente stanno esaminando migliaia di dati per capire meglio cosa è successo”. Tuttavia, la società ha anche affermato di aver raggiunto una serie di obiettivi, nonostante l’esplosione: accensione eseguita con successo, sollevamento del pad, progressione ad una velocità supersonica e una notevole quantità di dati rilevati in fase di volo.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano