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Benzina: aumento prezzi inaccettabili che superano i 2 euro al litro

Continuano gli aumenti sui prezzi dei carburanti. Inaccettabile il rincaro della benzina che supera i 2 euro al litro. La situazione era già difficile, ma ora lo è diventata ancora di più. Un problema che non solo affonda le unghie nei consumatori, ma si ripercuote anche sui gestori delle stazioni di servizio che vedono i loro utili sempre più risicati perché la gente predilige il self-service al servito. Ecco tutti i dettagli.

 

Il prezzo della benzina continua a salire

Da inizio anno il prezzo della benzina è in continuo aumento. Non ha arrestato la sua salita e addirittura, sul servito, ha superato i 2 euro toccando quota 2,049 euro al litro. Una condizione insopportabile soprattutto per quelle famiglie che si trovano a far fronte con i denti stretti alla crisi economica causata dal Covid-19.

Si sperava che almeno quest’anno il consueto aumento dei carburanti durante il periodo estivo venisse placato. Invece, non solo siamo alle solite, ma la situazione è pure peggiorata rispetto a prima.

Forte e tuonante è arrivata la denuncia

del Codacons che sta mettendo in guardia rispetto a questi aumenti che stanno diventando insostenibili da parte della maggioranza dei cittadini proprietari di almeno un’automobile o di un mezzo alimentato a benzina.

 

I prezzi dei carburanti aggiornati a ieri

Vediamo insieme, nello specifico, i prezzi dei carburanti aggiornati a ieri sulla pagina ufficiale del Ministero della Transizione Ecologica. In questo modo possiamo farci un’idea di come il loro costo, al litro, sia aumentato da inizio anno:

  • la benzina in euro/1000 litri dalle pompe self-service costa 1.655,53;
  • il gasolio auto in euro/1000 litri dalle pompe self-service costa 1.510,57;
  • il gpl in euro/1000 litri costa 685,82.

Continuano quindi a crescere i prezzi di diesel e benzina che non danno respiro ai consumatori. Questo trend rialzista non è dovuto solamente all’aumento del costo del petrolio a barile, che da inizio anno è cresciuto del 13,4%. Pesano anche le troppe tasse addizionate al costo del petrolio che fanno lievitare ancora di più i prezzi.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini