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Asteroidi: l’avvistamento di due corpi celesti rossi emoziona ma preoccupa

L’avvistamento di due asteroidi completamente rossi sta emozionando gli scienziati che potrebbero scoprire novità sulle origini dell’universo. Tuttavia preoccupa anche altri perché potrebbe non essere un buon segno per la Terra. Prima di pensare subito a una possibile fine del mondo, scopriamo insieme ciò che hanno scoperto gli scienziati dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa.

 

Due asteroidi rossi: un avvistamento fuori dal comune

Vedere due asteroidi rossi viaggiare nello spazio non è cosa comune. A rendere bene l’idea è James Öberg, ex ingegnere della NASA:È una scoperta entusiasmante con implicazioni per le origini della vita“.

A conferma della straordinarietà di questa scoperta c’è quanto ha dichiarato Michaël Marsset, coautore dello studio sui due asteroidi rossi, al New York Times: “Per avere queste sostanze organiche, è necessario inizialmente avere molto ghiaccio in superficie. Quindi devono essersi formati in un ambiente molto freddo. L’irradiazione solare del ghiaccio crea quelle sostanze organiche complesse“.

È bene però precisare, come inizialmente detto, che la scoperta dei due asteroidi rossi

è stata fatta dagli scienziati dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa. Questi hanno avvistato una fascia di corpi celesti tra Marte e Giove. Secondo quanto hanno potuto dimostrare ed esaminare, pare si sia formata da Nettuno.

Se questa teoria fosse confermata, si avvalorerebbe ancora di più il Modello Nizza. In pratica i due asteroidi rossi confermerebbero la migrazione dei pianeti dal primo sistema solare, quello primordiale.

Nondimeno, ci sono scienziati che non sono d’accordo con questa teoria. Infatti affermano che, una volta vicino al sole, questi due asteroidi perderanno il loro colore rosso sfatando ogni possibile conferma sulla migrazione planetaria.

Resta comunque il fatto che ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di poter capire quale delle due “fazioni” avrà ragione e quale torto. Per ora ci basta sapere che il nostro pianeta non è in pericolo di impatto, come nel caso dell’asteroide caduto in Norvegia qualche giorno fa.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini