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Pfizer: la terza dose potrebbe essere la più pericolosa

Il dibattito sui vaccini continua a tenere banco influenzando in modo considerevole anche la campagna vaccinale, un esempio in tal senso è la terza dose di Pfizer. La casa farmaceutica americana sta, negli ultimi tempi, spingendo con gli organi competenti per l’inoculazione di una terza dose per la popolazione vaccinata. In realtà la possibilità di ricevere una terza dose del vaccino americano è già una possibilità anche se limitata ad alcune specifiche categorie.

Tuttavia sono concrete le preoccupazioni per eventuali effetti collaterali legati proprio all’assunzione della terza dose di Pfizer. Proprio in virtù di questa porzione di popolazione si stanno conducendo degli studi; l’obiettivo dichiarato, ovviamente, è quello di scoprire eventuali reazioni avverse che possano mettere in pericolo il paziente.

Pfizer: il dibattito è ancora aperto

 

Ad esprimersi sulla possibilità di una terza dose di Pfizer

numerose personalità; tra queste lo stesso Jay Butler, vicedirettore del Center for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti d’America. Ecco le sue parole: “Siamo molto interessati a sapere se una terza dose può essere associata o meno a un rischio più elevato di reazioni avverse, in particolare ad alcuni di quegli effetti collaterali più gravi, anche se molto rari“.

Dalla casa farmaceutica però arrivano dichiarazioni molto più decise; stando alla Pfizer infatti la terza dose del vaccino parrebbe essere autorizzata già tra qualche settimana. La terza dose di vaccino infatti sarebbe infatti consigliata per ridurre la diffusione della variante Delta che nelle ultime settimane sta creando parecchia apprensione. La speranza poi è che con la diffusione del vaccino si riescano a limitare le mutazioni del Covid, evitando che diventi ancora più pericoloso.

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Pubblicato da
Redazione