La Variante Delta del SARS-CoV-2 è riuscita a raggiungere anche l’Australia. Uno dei Paesi più blindati al mondo, che al minimo sentore di possibile contagio ha risposto con chiusure e sbarramenti categorici, ora è messo in ginocchio dalla mutazione del virus più temuta del momento.

Il “caso zero”? Un tassista che era andato a prendere dall’aeroporto un cittadino rimpatriato. Complice il basso livello di vaccinazioni e la maggior aggressività della variante Delta quanto a propagarsi dell’infezione, l’Australia si trova oggi a dover imporre un lockdown senza precedenti per la nazione.

 

La variante Delta spaventa l’Australia: le immagini ci riportano al peggio del nostro lockdown

Le foto delle strade deserte, delle vie principali completamente vuote e la desolazione che trasuda da ogni immagine catturata non possono che riportarci ai momenti più critici del lockdown per il nostro Paese.

La paura è che possa non trattarsi di un caso isolato, bensì di una eventualità da tenere ben in considerazione e verso cui attrezzarsi al meglio, affinché non sopraggiunga anche in altri Paesi e contesti. «Stiamo entrando in una nuova fase di questa pandemia, una fase critica»: le parole del ministro delle Finanze australiano Josh Frydenberg paiono quasi oracolari.

D’altra parte, i vaccini ad oggi in fase di distribuzione in Italia e nel mondo non sembrano reggere meno il confronto con questa variante. La loro efficacia, stando agli studi finora condotti sulla variante Delta, si è rivelata sufficientemente alta da garantire una copertura notevole contro questa mutazione. Questo dovrebbe ancor più incentivare chi non avesse ancora provveduto alla prenotazione del vaccino, per scongiurare per sé e per l’intera comunità il rischio che questa variante inizi a circolare pericolosamente anche da noi.

VIACorriere
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