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Della possibilità che i vaccini di Pfizer e Moderna, quindi quelli a mRNA, siano in grado di far nascere un’infiammazione al muscolo cardiaco dopo la somministrazione se ne parla da un paio di mesi. Solamente adesso però l’effetto collaterale è stato confermato chiedendo l’aggiunta del rischio nei bugiardini dei trattamenti, perlomeno negli Stati Uniti.

Adesso è certo quindi, anche se lo era già prima, che i vaccini di Pfizer e Moderna siano i responsabili di diversi casi di miocardite e pericardite segnalati in diversi paesi. Come è successo in Europa per AstraZeneca in cui dopo poche settimane è stato aggiunto il rischio di coaguli di sangue, anche per quest’altri ci sarà bisogno di un aggiornamento dei foglietti illustrativi.

 

Pfizer e Moderna: il rischio di miocardite

Finora si è visto come questo particolare effetto collaterale colpisce prevalentemente i giovani maschi con un’incidenza media di un caso ogni 62.000 dosi somministrate. In realtà l’incidenza non risulta essere così alta e bisogna anche tenere conto che la quasi totalità dei casi registrati finora sono risultati non pericolosi per la salute del vaccinato con Pfizer o Moderna.

Essendo questi casi non gravi, è possibile anche che in realtà molti siano passati sottotraccia o non collegati direttamente ai due vaccini in questione. In ogni caso, il rischio non è paragonabile a quello degli eventi trombotici di AstraZeneca che già a loro volta erano molto meno pericolosi del Covid-19. Ora che la variante Delta si fa sempre più strada nel nostro paese risulta importante farsi vaccinare il prima possibile.

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