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Criptovalute e blockchain alleati per combattere i cambiamenti climatici

Gli esperti delle Nazioni Unite affermano che la tecnologia del blockchain che alimenta le criptovalute e gli stessi token virtuali possono essere alleati nella costruzione di un’economia globale sostenibile e nella lotta ai cambiamenti climatici.

La transazione di alcune criptovalute può consumare grandi quantità di energia – sufficiente ad alimentare una casa media per più di tre settimane. Lo stesso vale per il mining. Trattasi di un processo ad alta intensità energetica che genera nuove unità di token virtuali risolvendo complesse equazioni matematiche. In particolare, il mining produce grandi quantità di gas serra.

Diversi investitori in passato, tra cui il CEO di Tesla Elon Musk, hanno dichiarato di essere preoccupati. Tuttavia, l’ONU ha osservato in un recente rapporto che sia le monete digitali che la tecnologia del blockchain su cui sono realizzate possono essere i migliori alleati contro il cambiamento climatico.

Criptovalute e blockchain: combattere i cambiamenti climatici con la trasparenza dei dati registrati

“Uno degli aspetti più utili delle criptovalute, per noi delle Nazioni Unite, è la trasparenza“, osserva l’organizzazione. Citando un esempio, ha affermato che il World Food Programme (WFP) – la più grande agenzia umanitaria delle Nazioni Unite per la consegna di denaro

– ritiene il blockchain utile per garantire che il denaro sia a disposizione di chi ne ha più bisogno.

“Il progetto Building Blocks è stato sperimentato con successo nei campi profughi in Giordania. La trasparenza del sistema utilizzato ha permesso al WFP di creare una registrazione online affidabile di ogni singola transazione”. La tecnologia del blockchain è resistente alla manomissione e alle frodi. Le Nazioni Unite affermano che la sua applicazione può fornire un registro affidabile e trasparente di tutte le transazioni. Quindi, potrebbe aiutare ad esaminare dati imprecisi sulle emissioni provenienti da governi e industrie.

Un metodo così trasparente, afferma l’organizzazione intergovernativa, è stato utilizzato per costruire una serie di sistemi. Tra quest’ultimi ritroviamo uno strumento per eliminare la pesca illegale nell’industria del tonno, sviluppato per il WWF. Ha aggiunto che la stessa utilità la possiamo riscontrare nella piattaforma chiamata CarbonX. Questa piattaforma trasforma le riduzioni delle emissioni di gas serra in criptovaluta. Di conseguenza potrebbe fornire a produttori e consumatori un incentivo finanziario per fare scelte più sostenibili.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano