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Bitcoin: ecco i due uomini che la gestiscono come una marionetta

Sono due gli uomini che oggi gestiscono Bitcoin come fosse una marionetta. Forse a qualcuno è sfuggito, ma ci troviamo di fronte al più alto livello speculativo mai esistito. Quotazioni che salgono e che scendono gestite da una politica social su Twitter. Non stupisce se si fa sempre più chiara e urgente la necessità di una soluzione. Ecco che arriva il terzo incomodo. Tre uomini e una criptovaluta, chi vincerà le sorti della finanza digitale?

 

Elon Musk e i suoi tweet pro e contro Bitcoin

Al primo posto, maestro della gestione a distanza di Bitcoin è Elon Musk. Questa criptovaluta pare proprio pendere dalle sue labbra, o meglio dai suoi tweet.

Tutti ricordano il suo dietro front sulla possibilità di utilizzo della criptovaluta per l’acquisto delle auto Tesla se almeno il 50% dei processi di mining non diventeranno ecosostenibili!

Ora però dà di nuovo ossigeno a Bitcoin perché pare che ci sia uno spiraglio e che i miner si stiano impegnando in tal senso. Poca compatibilità quindi tra le auto elettriche a emissioni zero e i Bitcoin che di energia ne consumano a dismisura per essere prodotti.

 

Nayib Bukele e la nuova moneta digitale legalizzata

Ultimissima notizia, fresca di qualche giorno fa. El Salvador ha approvato Bitcoin come seconda moneta ufficiale legalizzata. Ovviamente digitale, ma a tutti gli effetti equiparata al dollaro, la valuta da sempre utilizzata dal Paese.

Ad aver voluto fortemente questo è Nayib Bukele, Presidente e anche un po’ despota di El Salvador. Proprio il 9 giugno 2021 è apparsa la notizia, ma ovviamente, sotto forma di un tweet di Bukele.

La forte volontà arriva dalla necessità di utilizzare Bitcoin

come valuta di rimessa per i salvadoregni che, emigrati all’estero, sostengono le loro famiglie inviando regolarmente denaro.

Bukele è da diverso tempo che sta cavalcando l’onda di Bitcoin cercando di convincere tutti della sua validità. Tanto che i depositi in bitcoin sono aumentati di quattro volte rispetto all’anno scorso. Il tutto accompagnato dall’ormai modaiola scelta di aggiungere l’effetto “laser eyes” alla propria foto profilo.

 

Tre uomini e una crypto

Ma chi è il terzo uomo, l’incomodo, che tra Bukele e Musk cerca di spingere verso una normalizzazione del Bitcoin? Si chiama Paolo Savona, non è un supereroe, ma è il presidente della Consob.

Secondo il suo modesto parere è alquanto necessaria un’azione regolatrice per Bitcoin e per tutte le altre criptovalute. Ecco quanto ha dichiarato durante il discorso in occasione dell’incontro annuale con il mercato:

L’informatica finanziaria è una lampada prodigiosa dalla quale è uscito il genio. Le autorità non riusciranno a riportarlo dentro, perché esso agisce nella sfera immateriale controllabile solo cambiando protocollo di scambio delle informazioni, ossia frammentando l’unità del mercato mondiale e così riducendo il saggio di competitività internazionale. La piramide di bit, l’unità di misura dell’informatica, è cresciuta enormemente ed è penetrata nel mercato degli strumenti tradizionali perdendo il contatto territoriale implicito nella loro trattazione su basi legali“.

Niente di più vero, ma intanto ciò che gestisce, come fosse una marionetta, Bitcoin e le criptovalute influenzabili, sono una manciata di tweet ben piazzati e il delirio di onnipotenza di due personaggi la cui unica differenza sta nel Paese di residenza e nel lavoro che svolgono.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini