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Varianti Covid, variante delta spopola in Inghilterra: ecco di cosa dobbiamo preoccuparci

La variante Delta del Covid-19, che corrisponde a quella precedentemente nota come variante “indiana”, sta avendo la meglio su qualsiasi altra forma di Covid in UK.

I dati indicano che il 90% dei nuovi infetti è stato colpito da questa mutazione del SARS-CoV-2, rendendo la Gran Bretagna uno dei Paesi maggiormente colpiti da questa tipologia di Covid.

E non è ancora finita: secondo i numeri comunicati dalle autorità sanitarie, i casi sono in aumento in una percentuale che va dal 3 al 6% e non accennano a diminuire, almeno per il momento.

Ma cos’ha di tanto diverso la variante Delta rispetto alle altre precedentemente isolate, come la variante inglese (ora ribattezzata Alpha)?

 

Varianti, la Delta si diffonde capillarmente in Gran Bretagna: di cosa dovremmo preoccuparci

Gli studi effettuati su questa variante suggerirebbero un rischio di trasmissione superiore del 60% rispetto alla variante isolata in partenza, la cosiddetta “inglese”.

Per inciso, la decisione di rinominare le varianti con le lettere dell’alfabeto greco ha trovato il favore della comunità internazionale al fine di non creare discriminazioni sulla base della provienienza.

Di fatto, rassicurano gli esperti, non si tratta di una situazione che debba destare eccessiva preoccupazione. Fondamentale è senza dubbio rivedere le aperture in corso, concedendo meno spazio a possibili assembramenti – soprattutto tra persone non ancora vaccinate.

Sfuma così la relativa tranquillità con cui il Governo inglese si apprestava a comunicare la revoca alle restrizioni attualmente vigenti, che invece permarranno (anche se in forma più soft) per evitare che la nuova ondata travolga il Paese.

Fortunatamente, secondo gli esperti i vaccini in uso appaiono efficaci anche nei confronti della variante Delta. Ma ammoniscono: «Anche se la vaccinazione riduce il rischio di malattie gravi non la elimina del tutto», ha affermato Jenny Harries, capo dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, osservando che due dosi forniscono una protezione significativamente maggiore rispetto a una singola. La vaccinazione però resta la «migliore difesa» anche con la variante Delta.

La via è dunque segnata: per sconfiggere il Covid non ci si può che affidare all’arma più potente di cui disponiamo al momento.

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Pubblicato da
Monica Palmisano