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Fusione nucleare: la Cina segna un record storico accendendo un piccolo sole

Una delle più grandi sfide della nostra epoca è senza ombra di dubbio la questione energetica, il mondo ha bisogno di energia e ne ha bisogno in grandi quantità, solo che oramai non è più possibile continuare a ottenerla bruciando risorse fossili, deleterie per il pianeta dal punto di vista delle emissioni.

La ricerca in questo campo si sta concentrando sul nucleare, nel dettaglio sulla fusione, ritenuta da anni ormai come la fonte di energia del futuro, la quale, basandosi sulla fusione di atomi leggeri, consentirà di produrre quantità di energie enormi e di creare centrali autosufficienti.

In Cina la ricerca in questo campo ha segnato un nuovo record che sa di passo in avanti molto importante, il reattore sperimentale EAST è stato infatti acceso ed è rimasto stabile con il plasma a 120 milioni di celsius per 101 secondi, un nuovo record che lascia ben sperare per una stabilizzazione futura in grado di produrre energia sfruttabile.

 

Stabilità da prolungare

Il reattore EAST grazie ai propri campi magnetici tokamak è riuscito a confinare il plasma ad una temperatura di 120 milioni di celsius per 101 secondi, con un picco di 160 milioni di celsius raggiunto e stabile per 20 secondi, un traguardo assoluto, dal momento che da sempre la gestione delle temperature è stato lo scoglio più difficile da superare, considerato che i magneti superconduttori necessitano di un raffreddamento molto efficiente per funzionare a dovere.

Al progetto sta lavorando una molteplicità di paesi, tra cui anche l’Italia, ognuno dei quali sta offrendo il proprio contributo verso i vari reattori test, i cui risultati confluiranno poi nel reattore ITER, il più grande e situato in Francia, che dovrebbe costituire il risultato finale una volta che tutti i tasselli saranno al loro posto.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve