News

Fineco: come evitare la chiusura del conto corrente

Si tratta di una modifica unilaterale del contratto quella che Fineco sta inviando ad alcuni suoi clienti. Il provvedimento comunica la chiusura del conto corrente a motivo di alcuni casi che, secondo l’istituto di credito, sarebbero limite. Al di là del dubbio che nasce spontaneo di fronte a questa scelta in merito all’effettiva possibilità che ha di agire in questo modo, occorre capire il perché. Ecco come evitarla che sia Fineco o un’altra banca.

 

Fineco: i tre motivi di scontro con i clienti

Facendo leva ai sensi dell’articolo 118 del Decreto Legislativo n. 385/93 (TUB), Fineco in un certo senso si sta scontrando con i suoi clienti. Infatti dal 18 maggio la banca farà valere i suoi diritti in merito a 3 aspetti fondamentali in presenza dei quali si vedrà costretta a chiudere il conto corrente ai suoi clienti.

Ovviamente devono esserci queste condizione contemporaneamente e nei tre mesi precedenti:

  1. giacenza di un importo uguale o superiore a 100 mila euro;
  2. nessuna forma di finanziamento
    attiva;
  3. nessun investimento attivo.

In presenza di queste situazioni Fineco procederà con la chiusura del conto corrente. Questo a causa dei tassi di interesse sempre più alti che la BCE impone alle banche sulle somme di denaro “stagnanti”. Come evitare che questa o altre banche possano chiudervi il conto?

 

Come evitare che vi chiudano il conto corrente

Potremmo stare ore e ore a parlare del fatto che Fineco e tutte le altre banche non potrebbero chiudere i conti correnti se non per alcune particolari condizioni. Tuttavia, prima che si pronunci qualcuno in merito passerà ancora del tempo e nel frattempo sapete quanti conti saranno chiusi?

Come è possibile quindi evitare ciò? Se avete più di 100 mila euro e non avete intenzione di attivare finanziamenti o investimenti l’unica soluzione è spostare una parte della somma in un’altra banca. Altrimenti l’alternativa, per chi vuole rimanere solo con Fineco, è quella di attivare le due condizioni richieste.

 

Condividi
Pubblicato da
Osvaldo Lasperini