coralli

I coralli sono colonie di minuscole creature, chiamate polipi, che riunite tra di loro formano una sorta di “superorganismo” in grado di costituire, nel corso di migliaia di anni, strutture lunghe anche centinaia di chilometri come le famosissime barriere coralline. Da tempo ormai si sa che i coralli producono e recepiscono suoni. Ma fino a poco tempo fa non si sapeva cosa permettere questa comunicazione tra i coralli che avviene attraverso una sorta di canto.

A svelare le basi genetiche di questo tipo di comunicazione tra i coralli è uno studio presentato nel convegno annuale Biologia sperimentale 2021 organizzato online dalla Società americana di biochimica e biologia molecolare. La ricerca in questione riporta la firma di un team di scienziati del South Florida State College guidati da Camila Rimoldi Ibanez e da James Hawker. Con il loro lavoro, i ricercatori hanno messo in luce i geni che sono responsabili della produzione di questi suoni nei coralli.

Il tutto, mediante l’esecuzione di analisi genetiche basate su tecniche di amplificazione del DNA come, ad esempio, la reazione a catena della polimerasi (PCR). L’impiego di tali metodiche ha permesso agli studiosi di individuare uno specifico gruppo di geni che sarebbero coinvolti nel processo di comunicazione tra i coralli. Comprendere al meglio le strategie di comunicazione di questi ecosistemi è davvero un compito arduo ma, allo stesso tempo, importante al fine di aiutare e proteggere questa straordinario scrigno di biodiversità oggi sempre più minacciato dai cambiamenti climatici, dall’acidificazione degli oceani e dalla pesca intensiva oltre che, ovviamente, dall’inquinamento delle acque marine.

FONTESouth Florida State College
Articolo precedenteLa casa di carta: pessima novità per i nuovi episodi su Netflix
Articolo successivoControllate nei cassetti della nonna, questi vecchi cellulari valgono troppo