WhatsApp: privacy policy e aggiornamento, ecco quando arriverà ufficialmente

In molti hanno storto il naso quando WhatsApp ha annunciato di voler modificare i propri termini e le condizioni della privacy. Secondo quanto riportato il nuovo aggiornamento non andrà ad influire in maniera emblematica sulla normalità a cui tutti erano abituati. Verrà infatti sono concessa a Facebook qualche facoltà in più rispetto ad un’applicazione che ricordiamo essere di sua proprietà.

Proprio tale questione riguardante la privacy policy di WhatsApp però ha spinto molte persone a scappare via. Per limitare il fenomeno il colosso della messaggistica a scelto di posticipare l’aggiornamento al prossimo mese di maggio che è ormai alle porte. Ecco il comunicato che annunciò il tutto ormai qualche mese fa.

 

WhatsApp: ecco tutti i dettagli in merito al rinvio dell’aggiornamento riguardante la privacy

“WhatsApp si fonda su un concetto semplice: tutto ciò che condividi con familiari e amici rimane tra voi. Questo significa che continueremo a proteggere le tue conversazioni personali con la crittografia end-to-end. Grazie a questa misura di sicurezza, né WhatsApp né Facebook possono vedere i tuoi messaggi privati. Per questo non teniamo traccia delle persone che chiami o a cui invii messaggi. WhatsApp non può nemmeno vedere la posizione da te condivisa e non condivide i tuoi contatti con Facebook”.

“L’ultimo aggiornamento non cambia nulla di tutto questo. Questo aggiornamento include invece nuove opzioni facoltative che consentono agli utenti lo scambio di messaggi con le aziende che usano WhatsApp e offrono maggiore trasparenza sulle nostre modalità di raccolta e utilizzo dei dati”.

Stiamo posticipando la data in cui richiederemo ai nostri utenti di rivedere e accettare i termini. L’8 febbraio, nessun account verrà sospeso o eliminato. Continueremo a impegnarci per fare chiarezza sulle informazioni errate riguardanti la sicurezza e la privacy su WhatsApp. In modo graduale, e secondo le tempistiche di ciascuno, inviteremo i nostri utenti a rivedere l’informativa prima del 15 maggio, quando saranno disponibili le nuove opzioni business”.

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