Recensioni Smartband

Recensione Huawei Band 6: la smart band IBRIDA che sfida il mercato

Quando si tratta di parlare di Smart Band, possiamo letteralmente dare uno sguardo al mercato: decine e decine di modelli con le stesse caratteristiche, le stesse funzioni, che differiscono semplicemente per ottimizzazione software e per precisione nella rilevazione dei dati. Veder arrivare un prodotto come la Huawei Band 6 in questo segmento di mercato potrebbe in qualche modo portare ad una nuova innovazione e ricerca per questi dispositivi. Come possiamo vedere fin dall’unboxing del prodotto il display di questo prodotto è molto più grande di quello dei competitor: ma lo fa a discapito del suo ingombro o della sua comodità? Vediamolo insieme in questa recensione approfondita.

 

Design e comfort

Questo è forse il punto determinante di questa recensione. Huawei Band 6 arriva sul mercato con un form factor diverso dal solito. Abbiamo visto la Mi Band 6 con un corpo compatto e un display che riesce ad arrivare fino ai bordi esterni del device, ma cosa cambia effettivamente nel prodotto di Huawei?

Beh, senza dubbio le dimensioni sono superiori, ma non in maniera negativa. Anzi, rispetto ad una smart band tradizionale, l’unico elemento che cambia è quello della larghezza del device. Prendiamo come esempio un classico del mercato come la Mi Band 5: 46,95 × 18,15 × 12,45 mm. Le misure di Huawei Band 6 sono invece 43 x 25,4 x 10,99 mmL’unico elemento di differenza è la larghezza del device, di appena 5-6mm più largo, ma che è in grado di fornire, praticamente con lo stesso ingombro un dispositivo a mio avviso più funzionale, più leggibile e godibile anche sotto il punto di vista della lettura dei dati e delle notifiche.

Con un peso di appena 18g (30g se consideriamo anche il cinturino) Huawei Band 6 risulta leggera e una volta al polso non la sentiremo nemmeno. A contribuire a questa sensazione di comfort c’è anche il cinturino, realizzato in silicone, molto morbido al tatto e che permette tranquillamente di essere indossato anche durante la notte senza che si abbiano fastidi di qualche tipo. Non è sostituibile, quindi scegliete accuratamente il colore che più vi piace tra le quattro colorazioni disponibili: Graphite Black, Forest Green, Amber Sunrise e Sakura Pink. Anche le casse sono disponibili in tre diverse colorazioni: nera, grigia e oro.

Un altro elemento da tenere in considerazione è la maggiore superficie di contatto tra la cassa e il nostro polso. Essendo più sviluppata in larghezza, indossando la smart band un po’ più stretta per monitorare meglio lo sport o il sonno, non si avrà una sensazione di fastidio, simile a quella di una pressione dolorosa sul polso come a volte è capitato. Il peso e la pressione saranno distribuiti in maniera più equilibrata, prevenendo questo tipo di problema, ammesso che lo abbiate mai sperimentato.

La cassa presenta delle forme sinuose e arrotondate che, oltre a fornire un design molto elegante alla vista, ripagano anche dal punto di vista tattile, con una smart band sempre comoda e delicata sulla pelle. Inoltre, Huawei Band 6 è impermeabile, con certificazione fino a 5ATM, che ci permette di fare sport acquatici, di lavarci o di stare sotto la pioggia con la smart band senza danneggiarla.

 

Gesture e tasti

Accanto alla cassa, sul lato destro, è presente un unico tasto, necessario per avviare e spegnere il dispositivo, e per accedere al menù principale, oltre che a sbloccare il dispositivo. Presente anche l’attivazione dello schermo con il movimento del polso. Buono il suo funzionamento, anche se è presente un micro-ritardo nell’attivazione dello schermo (questione di millesimi di secondo), che speriamo possa essere integrato come fix in uno dei prossimi aggiornamenti. Assente la funzione che permette di attivare lo schermo con un semplice tap sullo schermo, ma in compenso è possibile spegnere immediatamente lo schermo semplicemente coprendolo per un istante.

Il display, di cui parleremo tra pochissimo, supporta le funzioni di gesture e slide, da non sottovalutare affatto, in grado di rendere l’intera esperienza di utilizzo più appagante e fluida in generale.

 

Display

Senza dubbio il display della Band 6 è l’elemento che beneficia maggiormente del nuovo form factor. A fronte di un ingombro identico alle altre band qui troviamo un display da 1.47″, con risoluzione 194 x 368 pixel e tecnologia Amoled. Il risultato è una visualizzazione dei contenuti più leggibile, con maggiori informazioni sullo schermo che rendono più immediata la lettura e l’interazione, ma soprattutto dei colori molto accesi, dal contrasto perfetto e dai neri assoluti. Impossibile capire dove finisce lo schermo e dove invece inizia la cornice nera che circonda il display. Dalle semplice lettura delle specifiche tecniche potrebbe sembrare un cambiamento da poco, ma le dimensioni del display rendono alla prova pratica più usabile il dispositivo, soprattutto nell’attività sportiva (con più informazioni sullo schermo), nella lettura delle notifiche e nella visualizzazione dell’ora, con caratteri più grandi.

Il touch risponde bene al tocco e alle gesture: raramente capita di non azzeccare un tocco o di perdersi una gesture, e in molti casi non è dato sapere se la colpa è da attribuire alla nostra precisione o a quella del device.

Manca il sensore per la rilevazione della luminosità ambientale, che di conseguenza costringe l’utente a cambiare manualmente la luminosità tra 5 diversi valori. Personalmente abbiamo sempre usato la luminosità 3, sia indoor che outdoor, e lo schermo è risultato perfettamente visibile anche alla luce diretta del sole. Abbiamo provato ad usare il valore 4 e la leggibilità all’esterno è diventata ancora più intensa. Unico frangente in cui si può sentire la mancanza del sensore automatico è la sera, quando magari siamo al buio e l’orologio illumina la stanza con il valore che utilizziamo durante il giorno.

 

Prestazioni, software e utilizzo

Presenti a bordo tre sensori: accelerometro, giroscopio e sensore ottico per la rilevazione del battito cardiaco. Più che sufficienti per monitorare le nostre attività sportive e anche la nostra salute. Il software proprietario di Huawei si comporta bene in ogni frangente, non perdendo mai un colpo e risultando ben ottimizzato in base alle necessità reali degli utenti. Ogni menù è messo al posto giusto e ogni scorciatoia risulta effettivamente utile per agevolare l’utilizzo con meno tocchi possibile.

La rilevazione del battito cardiaco è supportata dalla tecnologia TruSeen 4.0 di Huawei, con una precisione che sfida anche dispositivi adibiti solo a questa funzione. La precisione nel corso della giornata (con la possibilità di attivare il monitoraggio 24h) è ottima, con rari picchi anomali e una media precisa e affidabile. Grazie a questo sensore è possibile anche rilevare l’ossigenazione del sangue, una funzione molto interessante soprattutto in questo periodo di pandemia, anch’essa attivabile con misurazione costante.

La rilevazione del sonno con tecnologia Huawei TruSleep 2.0 è l’elemento che è risultato migliorato rispetto al passato. Se con altri dispositivi ho riscontrato qualche problema nel monitoraggio del sonno, in questo caso ogni singola misurazione è risultata precisa e in linea con il monitoraggio manuale per l’orario di andata a dormire e di sveglia. La smart band è perfettamente in grado di riconoscere se stiamo a letto svegli a leggere o a guardare un film, o se stiamo dormendo. Lo stesso vale per i pisolini, che vengono attivati e riconosciuti con precisione.

Infine, il monitoraggio dello stress, la cui affidabilità scientifica non possiamo dimostrare, riesce a darci un grafico continuo della situazione nel corso della giornata, con un indicazione media giornaliera, settimanale o mensile.

Dove la Huawei Band 6 è riuscita a fare un buon lavoro è nel monitoraggio sportivo. I passi, a confronto con altri dispositivi con GPS sono risultati in linea, con una differenza di circa 50-60 passi su un totale medio di 5.000. Un risultato più che buono, considerando soprattutto che non c’è il sensore gps a bordo e che quindi si basa tutto sul giroscopio e sull’accelerometro.

L’utilizzo del software è piacevole e fluido: tante le applicazioni utili come il controllo musicale del nostro smartphone, il cronometro, il timer, la funzione di sveglia, quella di relax per la respirazione e il meteo. La lettura delle notifiche è stata ottima, con il testo ben allineato e perfettamente comprensibile nella maggior parte delle situazioni.

L’app a cui far riferimento sul nostro smartphone è Huawei Health, perfettamente funzionale, disponibile sia su Android che su IOS, che gestisce in tutto e per tutto le funzioni della nostra smartband in maniera semplice e chiara, con un design flat pulito e piacevole per la navigazione.

 

Batteria

Sotto il profilo della durata della batteria, il lavoro di ottimizzazione è stato eccellente. Il claim di Huawei riporta una durata di ben 14 giorni. Dalla nostra prova intensiva con tutte le misurazioni attive 24 ore su 24, una media di 100 notifiche al giorno e luminosità del display impostata su 3, il consumo medio è stato di circa il 10% giornaliero. Dopo una settimana di utilizzo del dispositivo con un’attività sportiva di un’ora la batteria riportava il 35% di batteria residua.

Anche durante l’utilizzo sportivo, non essendoci il GPS, il consumo di batteria è minimo: si tratta di circa il 5% per ogni ora di utilizzo (almeno in modalità passeggiata in esterno).

La ricarica avviene con il cavo presente all’interno della confezione, lungo circa 50cm. Grazie ad una base magnetica, molto salda una volta attaccata al device, Huawei Band 6 si ricaricherà completamente in circa 1 ora e 30 minuti.

 

Conclusioni e prezzo

Huawei Band 6 si configura quindi come un dispositivo ibrido, che si pone a metà tra la categoria vera e propria delle smart band (da cui eredita le caratteristiche tecniche) e la categoria degli smartwatch entry level (da cui riprende lo schermo abbondante). Si avvicina molto per forma e dimensioni a Huawei Watch Fit, risultando però più piccolo e compatto.

Un nuovo form factor che convince nell’utilizzo quotidiano grazie ad una leggibilità migliore e a un ingombro pressoché invariato rispetto al passato. Ma la Huawei Band 6 è ibrida anche nel prezzo: a fronte del segmento smart band, che si muove intorno ai 35-45€ a seconda delle offerte e del modello, e a quello degli smartwatch veri e propri, che partono dai 70-80€ per i modelli entry level, questo prodotto si posiziona a 59,90€ come prezzo di listino. Un prezzo che qualcuno potrà considerare esagerato per un dispositivo che non ha il sensore GPS e che manca anche dell’NFC, ma che comunque restituisce un’esperienza d’uso superiore rispetto alle normali smart band. Occorre anche considerare che molto presto arriveranno le prime offerte e sconti e magari il prezzo scenderà direttamente nella categoria delle smart band evidenziata in precedenza.

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Pubblicato da
Filippo Ferrante