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Huawei accumula chip e poi da la colpa agli Stati Uniti per la carenza

Inutile sottolineare che il mondo sta facendo i conti con una carenza di chip che potrebbe durare almeno fino all’anno prossimo. La situazioni ha portato a un generale aumento dei prezzi e a un calo di produzione. Le colpe di tutto questo sono diverse, basta chiedere a Huawei per esempio.

Huawei, nel recente summit interno avvenuto in Cina, hanno parlato di molte cose e tra queste c’è stata proprio la situazione legata alla carenza di semiconduttori. Il colosso cinese ha dato la colpa agli Stati Uniti andando a rompere partnership e catene di montaggio ben rodate con le sanzioni dei due anni precedenti.

Per molti si tratta di una critica alquanto ipocrita da parte di Huawei. Recenti dati hanno visto di come la Cina abbia accumulato miliardi e miliardi di chip in più rispetto agli anni precedenti. La stessa compagnia ha fatto lo stesso e non con l’intento di produrre nell’immediato, ma per il futuro.

 

Huawei e le sue colpe nella carenza di chip

Mentre nel resto del mondo, soprattutto Stati Uniti ed Europa, si sta parlando di fare pesanti investimenti per aumentare la produzione di chip, dalla Cina non arrivano notizie in merito. Finora si è visto come il paese abbia pensato solo a togliere dalle mani della concorrenza internazionale i chip in questione.

La scorta fatta da Huawei è grande, ma non durerà per sempre. La compagnia dovrebbe comunque essere al lavoro per diventare indipendente, cosa che non è mai stata dal punto di vista dei chip. L’accumulo in sé è iniziato proprio quando non ha più potuto fare affari con la più grande fonderia al mondo, TSMC.

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Pubblicato da
Giacomo Ampollini