Alpi Giulie

Il riscaldamento globale in atto ormai dalla fine del XIX secolo ha sicuramente stravolto i paesaggi intorno a noi, creando degli scenari sicuramente improbabili per la flora e fauna degli stessi paesaggi. In particolare, sulle Alpi Giulie, a bassa quota, è stata riportata la presenza di piccoli ghiacciai che, invece di scomparire a causa del riscaldamento globale, come nel resto delle Alpi, sono resilienti e stabili da circa 15 anni.

A spiegare il perché di questo strano fenomeno è uno studio pubblicato sulla celebre rivista scientifica Atmosphere. Lo studio in questione riporta la firma di un team internazionale di ricercatori coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr. Nel loro lavoro, gli scienziati hanno individuato due possibili cause della resilienza di questi ghiacciai sulle Alpi Giulie: il maggiore riscaldamento globale dell’Artico e l’aumento della temperatura della superficie del Mare Adriatico.

Per giungere a tale conclusione, gli scienziati hanno esaminato vari studi condotti negli ultimi anni che descrivono come le modifiche che interessano l’Artico impattino in maniera considerevole anche sulla meteorologia dell’Europa e del Mediterraneo. Gli studiosi hanno affermato che, a livello locale, l’aumento della temperatura superficiale del Mare Adriatico apporta maggiore energia verso le montagne sotto forma di precipitazioni più intense. Allo stesso tempo, però, la pioggia tende a sostituirsi alla neve via via a quote sempre più elevate complice, anche in questo caso il riscaldamento globale. A parte le Alpi Giulie, la criosfera alpina sta dunque subendo delle rapide trasformazioni e, nel giro di una trentina di anni, quasi tutti i ghiacciai che si trovano al di sotto dei 3.500 metri scompariranno. Però, il destino di questi inconsueti ghiacciai sulle Alpi Giulie sembrerebbe non essere poi così scontato come si pensava finora.

FONTEAtmosphere
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