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Uno degli investimenti più importanti fatti da Tesla negli ultimi anni è la Gigafactory del marchio in Germania, per la precisione fuori Berlino. Un polo produttivo che secondo Elon Musk dovrebbe aumentare la quota di mercato dei veicoli nel vecchio contenente. C’è un problema però, il polo produttivo fa fatica a decollare e per un motivo particolare visto i tempi moderni.

Tesla sta avendo moltissime difficoltà ad assumere. Il problemi avviene a più livelli. Apparentemente ci sono quasi 350 posizioni aperti vacanti da più di un anno che riguardano sia figure di alto livello e specializzate, sia a livello manageriale che di produzione, ma anche a livello basso, con la mano d’opera per l’assemblamento.

Viene difficile pensare in un contesto del genere, anche se si tratta della Germania, che Tesla abbia un problema a trovare dipendenti. Tra i problemi che hanno portato questa situazione c’è la scontentezza degli altri produttori di veicoli tedeschi, un’industria importantissima nel paese.

 

Tesla: la concorrenza e gli standard bassi

Nomi come Volkswagen stanno cercando di tagliare fuori Tesla dalla produzione creando regolamenti interni che renderebbe più difficile ai lavoratori rientrare in azienda se andassero a lavorare anche solo temporaneamente per il marchio di Musk, ma non solo. Questo può essere si uno dei motivi, ma quello principale è un altro.

Apparentemente Tesla sta offrendo retribuzioni e incentivi più bassi rispetto alla concorrenza e questo non sta per niente favorendo le assunzioni. Un altro importante problema riguarda i sindacati tedeschi che riescono a fare la voce grossa. In sostanza se la società in questione non cambia diversi aspetti fondamentali, il piano di Musk non partirà.

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