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Fortnite Stagione 6: preparatevi ad un evento per giocatore singolo

Per la prima volta per Fortnite, il prossimo grande evento della stagione sarà un’esperienza per giocatore singolo. Epic ha annunciato che l’inizio della stagione sará diversa da una delle feste multiplayer che hanno definito l’inizio delle altre stagioni.

Soprannominato “Zero Crisis Finale“, l’evento si svolgerà quando la stagione 6 inizierà il 16 marzo. Tutti i giocatori potranno giocare una missione in solitario con l‘agente Jones, il quale è stato colui che ha messo nel caos l’isola di Fortnite.

Fortnite: la stagione 6 arriva il 16 marzo

Le stagioni passate si sono sempre concentrate sul consentire ai giocatori di guardare o addirittura partecipare a enormi eventi una tantum, come il lancio del razzo del capitolo uno della stagione 4 che ha dato il via a tutto. Ricordiamo anche l’evento di chiusura dell’universo che ha inaugurato il capitolo due, ‘spegnendo’ Fortnite per un’intera giornata.

Epic tiene nascosti i dettagli della missione finale per Jonesy per ora, ma afferma che ne condividerà altri nel prossimo futuro. Quello che sappiamo è che non c’è un tempo prestabilito per svolgere la missione

, il che significa che più persone possono vedere le cose svolgersi con i propri occhi piuttosto che recuperare la missione su YouTube. La missione inizierà automaticamente quando accedi per la prima volta alla stagione 6.

L’unico teaser solido che abbiamo finora è un’immagine del Punto Zero (il portale gigante che fa cadere tutti i tipi di personaggi in Fortnite) che inizia a rompersi. Jonesy ha iniziato la quinta stagione con il compito di riparare la spaccatura e impedire che la realtà si laceri, quindi aspettati che questo nuovo evento faccia seguito a tutto ciò.

Se non puoi giocare da solo a Zero Crisis Finale o vuoi semplicemente guardarlo prima che venga rovinato per te, Epic riferisce che presto condividerà i dettagli su come “guardare la prima mondiale con tutti”. Epic riferisce anche che questo evento Jonesy prenderà il via con la sua “storia cinematografica più ambiziosa di sempre”.

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Pubblicato da
Michele Ragone