canone rai

Due delle imposte annuali che gli italiani si ritrovano a pagare più malvolentieri sono certamente bollo auto e canone Rai, le due imposte, di cui la prima da corrispondere per il possesso della propria automobile mentre la seconda per la fruizione del servizio televisivo, non sono ben accolte, dal momento che in molti ovviamente non condividono il dover pagare per possedere qualcosa acquistata con le proprie forze e per un servizio televisivo che non hanno potuto o meno scegliere di fruire.

Recentemente però, in questo clima segnato radicalmente dall’emergenza Coronavirus, si era a gran voce sparso il rumors in merito la possibile abolizione di entrambe le imposte, vista come possibile soluzione per dare una mano al popolo ovviamente in forte difficoltà economica a causa delle evidenti limitazioni dal punto di vista lavorativo subite per contenere la curva dei contagi.

La verità tra le fake news

Ci spiace affermare con certezza che un’abolizione delle due imposte non arriverà, le casse statali sono fortemente provate da questo periodo di pandemia, rimuovere un’ulteriore ingresso fiscale risulterebbe a dir poco deleterio per la Nazione, la quale deve comunque riuscire a garantire i servizi essenziali come quello previdenziale.

L’unica imposta da cui è possibile ottenere un’esenzione è il canone Rai, la quale richiede però il rispetto di alcuni stringenti requisiti:

“I cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti),  possono presentare una dichiarazione sostitutiva (sezione I dell’apposito modello) con cui attestano il possesso dei requisiti per essere esonerati dal pagamento del canone TV.”

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