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Musk invierà 40 mila satelliti nello spazio per far arrivare internet in tutto il mondo

Una rete di ben 40.000 satelliti andrà ad avvolgere il nostro pianeta entro 8 anni, per la realizzazione di una connessione ad internet capace di coprire ogni angolo della Terra.

Il piano del tycoon Elon Musk è ormai in preparazione da anni, ma solo in queste settimane si stanno finalmente svolgendo i test sui primi satelliti spediti in orbita. Questi, insieme ai prossimi, si fermeranno nella bassa orbita terrestre, a circa 550 km dalla superficie, e provvederanno a fornire la rete più grande mai concepita al mondo.

Il suo nome è Starlink, e ad occuparsi della sua realizzazione ci sta pensando SpaceX, l’agenzia fondata dal genio americano che sta sfidando ogni preconcetto sull’esplorazione dello spazio e sta proiettando l’umanità nel futuro delle conoscenze astronomiche, dei trasporti e – come in questo caso – delle telecomunicazioni.

Nel frattempo, l’Autorità Americana sta provvedendo all’approvazione della costruzione degli altri satelliti (ad oggi ne sono stati approvati circa 8.000), mentre altri già prodotti sono in fase di test.

Starlink, la connessione concepita da Elon Musk arriverà in ogni punto del pianeta

L’idea di fondo consta di un nuovo approccio alla connettività, che grazie a Starlink potrà essere fornita non solo ad aziende e industrie in tutto il globo, ma anche a enti di ricerca (universitari e privati) che si occupano di esplorare i luoghi più reconditi per scovare nuove preziosissime informazioni sull’evoluzione del nostro pianeta e del Sistema Solare, sulle forme di vita estinte o tuttora esistenti, sulle sorgenti idriche in zone dove per gli approvvigionamenti si è costretti a percorrere a piedi centinaia di km.

I satelliti sono inoltre molto leggeri, avendo un peso di appena 260 kg ciascuno, e delle dimensioni adatte per essere portati in orbita con una sequenza di lanci dei razzi Falcon 9 prodotti dalla stessa azienda. Per connettersi basterà acquistare, non appena disponibile, l’apposita parabola Starlink: in Europa l’approvazione del piano richiede più tempo, per via della mancanza di un ente unico che si occupi di vagliare questi programmi.

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Pubblicato da
Monica Palmisano