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Fortnite: secondo alcuni psicologi il gioco crea dipendenza

Con l’emergenza sanitaria stanno tornado alle cronache diverse problematiche legate alla dipendenza da videogiochi. Infatti la conseguenza al Covid-19 per bambini e adolescenti è quella di passare davanti allo schermo giornate intere. Fortnite, secondo diversi esperti, crea dipendenza e il tempo dedicato a questo gioco dovrebbe essere gestito al meglio dai genitori.

 

Fortnite è il videogioco gratuito che ha stregato bambini e adolescenti

Da quando è stato lanciato, Fortnite ha riscontrato un enorme successo. E l’amore per questo videogame non accenna a calare. Tanto da essere uno tra i giochi che va per la maggiore tra adolescenti e bambini di tutto il mondo.

Sicuramente quello che rende Fortnite così attrattivo è la dinamica di gioco sempre incalzante. In 100 possono giocare contemporaneamente online collegati da tutto il mondo. Dopo che il proprio personaggio è stato lanciato da un aereo occorre mantenerlo in vita. Infatti obbiettivo del gioco è rimanere l’unico superstite.

Questo videogame è gratuito, ma presenta anche acquisti in app che hanno fatto guadagnare agli sviluppatori delle belle cifre.

 

Il pericolo è di non riuscire più a dire basta al gioco

Secondo diversi esperti Fortnite crea dipendenza proprio perché il gioco è realizzato bene e coinvolge il player ai massimi livelli. Eclatante fu il caso di una bambina di 9 anni

ricoverata in ospedale perché rimaneva sveglia tutta la notte per giocare.

Il pericolo in questi casi sono le reazioni violente. Come vere e proprie dipendenze da droga, bambini e adolescenti diventano irascibili se obbligati a fermare la loro corsa alla vittoria in questo caso su Fortnite.

Lo conferma anche lo psicologo Luca Pozzi, fondatore del sito PsicologiaLondra. “Da gennaio l’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha riconosciuto come malattia la dipendenza da videogioco. Si definisce così quando determina un impatto negativo sulla vita familiare, personale, sociale, di studio e lavoro per almeno 12 mesi. Il termine ufficiale per questa patologia è gaming disorder. In sostanza, la persona che ne è affetta perde il controllo, quando gioca. Il videogame diventa la cosa più importante della giornata. Impegnando per 6 ore al dì”.

Fortnite, secondo gli esperti, crea dipendenza in bambini e adolescenti. Per questo occorre che i genitori impongano limiti orari sostituendo parte del tempo passato ai videogiochi con altre attività.

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini