Chi ha aperto TikTok, si è trovato di fronte a una finestra di dialogo ormai familiare: la richiesta dell’app di conoscere la data di nascita del proprietario del telefono. Non è la prima volta negli ultimi mesi e settimane che la piattaforma di condivisione cinese ha lanciato questa richiesta, e potrebbe non essere nemmeno l’ultima.

Maggiori controlli per i minori su Tik Tok

Le ragioni vanno ricercate in un provvedimento del Garante Privacy italiano emesso pochi giorni fa contro i gestori delle app. Dopo la morte della piccola Antonella Sicomero a Palermo, il Garante della Privacy ha accelerato le procedure di indagine che aveva già avviato da tempo nei confronti di TikTok per capire come tutelasse i minori da contenuti non idonei ospitati al suo interno.

Nel frattempo, le indagini sulla tragedia hanno appurato che il gesto del bambino non era riconducibile a una sfida riscontrata all’interno della pedana; La questione di come i bambini vengano esclusi dall’accesso a TikTok è rimasta però sul tavolo e il Garante ha richiesto ai gestori di adottare una serie di misure per mitigare il problema.

Questi includono una soluzione temporanea: richiedere nuovamente l’età a tutti i membri per assicurarsi che abbiano più di 13 anni. La piattaforma aveva infatti già intrapreso un processo autonomo di verifica di questi dati, più un ulteriore imposto dalle autorità vicine alla vicenda Palermo. Anche in questo caso, però, il controllo si basa su un semplice triplo carosello che chiede agli utenti di inserire mese, giorno e anno di nascita. Anche questa volta la misura è decisamente semplice da aggirare.

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