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Il Covid persiste e dallo scorso Natale, molte zone sono state cambiate da gialle a rosse o arancioni. L’obiettivo è sempre stato cercare di limitare i contagi e in effetti in alcune zone, stanno man mano calando. Pertanto a partire da domenica prossima, alcune regioni potrebbero effettivamente cambiare colore.

Strategia anti Covid e zone colorate, ecco i possibili cambiamenti

Vediamo prima la situazione attuale di tutte le regioni raggruppando le varie aree:

Gialla: Campania, Basilicata,  Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana;
Arancione: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta;
Rossa: Provincia Autonoma di Bolzano, Sicilia.

Tutte le regioni, che sono state monitorate nell’ultimo periodo per verificare l’andamento del virus, sono attualmente in miglioramento. Se anche questa settimana il miglioramento rimarrà confermato, alcune di queste diventeranno zona gialla.

Ecco attualmente le regioni a rischio: Puglia e Umbria hanno ancora dei numeri da zona arancione. L’Umbria, addirittura, rischia di passare in zona rossa poiché il valore dell’Rt sfiora 1 e continua a a registrare un alto rischio.

La Liguria invece, ha un Rt medio sotto 1 e rischio complessivo basso, ed è attualmente tra le maggiori candidate a passare in zona gialla. Stessa cosa vale per il Veneto, che ha registrato un Rt di circa 0,81 e un’incidenza di contagi calata drasticamente.

La Sicilia è stata confermata in zona rossa, ma da domenica prossima potrebbe diventare arancione sebbene il livello di rischio rimanga alto. In Alto Adige invece, si prosegue verso una stretta ulteriore.

Non esiste attualmente una regione che possa accedere alla zona bianca. In questa zona sarebbe consentito qualsiasi spostamento e sarebbe possibile riaprire ogni attività: palestre, musei, piscine, teatri, bar e ristoranti senza limitazioni.  Quando sarà possibile, bisognerà solo continuare a praticare il distanziamento e indossare la mascherina.

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