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Valve: nuova interfaccia cervello-computer per il gaming

Valve ha rivelato che sta lavorando ad un’interfaccia cervello-computer al fine di rivoluzionare il mondo del gaming e alterare radicalmente l’esperienza umana.

Gabe Newell ha dichiarato che Valve sta lavorando con la piattaforma di neuroscienze OpenBCI per sviluppare un software con interfaccia cervello-computer (BCI) open source. Uno degli obiettivi è consentire alle persone di immergersi completamente nei videogiochi attraverso auricolari in stile VR. Newell ritiene che il potenziale sia quasi illimitato.

“Stiamo lavorando a un progetto open source in modo che tutti possano avere tecnologie di lettura ad alta risoluzione incorporate nelle cuffie, in una serie di modalità diverse. Molte delle nostre discussioni sulla progettazione dei prodotti suonano come fantascienza”.
L’obiettivo è toccare direttamente la parte del cervello responsabile del feedback visivo, audio o sensoriale. In questo modo l’esperienza di un utente sarebbe nettamente migliore.

Valve vicina al debutto di una tecnologia rivoluzionaria per il mondo del gaming e non solo

“Il mondo reale smetterà di essere quello cui siamo abituati. Il mondo sembrerà piatto, incolore, sfocato rispetto alle esperienze che sarai in grado di creare”. “Con Valve, anche abbastanza rapidamente, saremo in grado di creare esperienze che sono superiori alla realtà

. Ma non è qui che diventa strano. La cosa strana è che chi sei diventa modificabile tramite un BCI.”

L’idea di “modificare” emozioni o pensieri attraverso i BCI non è nuova ed è stata precedentemente lanciata dalla startup neurotecnologica di Elon Musk Neuralink. Quest’ultima ha mostrato un dispositivo BCI funzionante, che aveva impiantato nel cervello di un maiale per monitorare i segnali e l’attività. Durante una presentazione lo scorso agosto, Musk ha dichiarato che il chip sarebbe stato utilizzato per aiutare a risolvere i problemi del cervello e della colonna vertebrale. Tuttavia, potrebbe essere utilizzato per una serie di applicazioni, come convocare telepaticamente una Tesla a guida autonoma.

Newell ha anche affermato che oltre ai giochi, i progressi della tecnologia trasformerebbero il sonno in un’app al fine di massimizzare il recupero del corpo e le prestazioni. La flessibilità del cervello implica che potresti persino far credere alle persone di avere tentacoli al posto delle braccia.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano