Pignoramenti

Il decreto legge n. 3/2021 ha sospeso i pignoramenti anche su pensioni e stipendi fino al 31 gennaio 2021. Congelate quindi tutte le attività di recupero crediti. Ecco un po’ di respiro per tutti i debitori che vedono il Fisco un pericolo costante e le Cartelle Esattoriali una minaccia dietro l’angolo.

 

Sospesi i pignoramenti anche su stipendi e pensioni

Nuovo respiro che viene in aiuto a chi, a causa di questa pandemia, non vede una via di uscita dalle difficoltà economiche. La sospensione dei pignoramenti su stipendi e pensioni ha temporaneamente fermato le attività di recupero coattivo dei debiti. Nonostante possano sembrare pochi i giorni di pausa, questo decreto ha l’obbiettivo di raggiungere l’approvazione del decreto Ristori 5.

In pratica il decreto legge n. 3 del 15 gennaio 2021 sposta in avanti i termini dell’articolo 152 del decreto Rilancio che prevede la sospensione dei pignoramenti ad opera dell’Agente di riscossione su pensioni e stipendi.

Quindi cosa vuol dire? In altre parole, per chi è stato vittima di un pignoramento della pensione o dello stipendio prima del 19 maggio 2020, viene ancora bloccata la trattenuta effettuata dall’ente pensionistico o dal datore di lavoro al 31 gennaio 2021.

Fino a questa data non verranno prelevate alcune somme volte all’estinzione del debito. Le attività di pignoramento potrebbero ripartire con il primo febbraio 2021.

 

Cosa succederà dopo il 31 gennaio 2021?

Non si hanno certezze in merito a cosa potrà succedere al termine di questa sospensione ai pignoramenti. L’arrivo del primo giorno di febbraio non lascia tranquilli i più che hanno debiti nei confronti del Fisco. Tra l’altro se nulla fosse prorogato a soluzione di questa situazione, molti che hanno già attivi pignoramenti potrebbero vedersi addebitare le somme dovute.

In pratica il destino di pignoramenti e cartelle esattoriali è appeso a un filo che si chiama decreto Ristori 5. La speranza è quella di una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali e una rivisitazione del saldo e stralcio.

Il consiglio è comunque quello di non attendere gli eventi con le mani in mano, ma di verificare si ci sono strade percorribili per annullare le cartelle esattoriali. Anche perché in questi casi è meglio un addio che un arrivederci.

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