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FitBit è ora proprietà di Google, ecco cosa è successo

L’annuncio era nell’aria da diverso tempo, ma finalmente è arrivata l’ufficialità: Google ha acquisito Fitbit per la cifra di 2.1 miliardi di dollari. L’azienda è stata fondata ben 13 anni fa da James Park ed Eric Friedman.

FitBit, con i propri prodotti ha raggiunto oltre 100 diversi Paesi in tutto il mondo, vendendo più di 120 milioni di dispositivi, tra cui ovviamente moltissimi modelli di fitness tracker. Scopriamo i dettagli di questa acquisizione da parte di Big G.

 

Google ha finalmente acquistato FitBit per 2.1 miliardi di dollari

Nel messaggio di commiato agli utenti, l’azienda rassicura sul fatto che verranno mantenuti gli stessi elevati standard di sicurezza a protezione dei dati personali e la trasparenza sulle modalità di raccolta degli stessi. A tal proposito, la trattativa ha ricevuto l’ok dall’European Data Protection Board (EDPB) e dall’authority antitrust del Vecchio Continente: Google non userà i dati raccolti dai fitness tracker Fitbit per migliorare le sue inserzioni pubblicitarie e gli utenti potranno sempre decidere se condividerli con servizi di terze parti.

Secondo James Park, per chi possiede o ha intenzione di acquistare un nuovo FitBit, le cose non potranno che migliorare. Ecco la sua dichiarazione: “Non ho dubbi che questa acquisizione creerà tantissime opportunità. Ma voglio anche farvi sapere che molte delle cose che conoscete e amate di Fitbit rimarranno le stesse. Continueremo ad impegnarci nel fare ciò che è giusto, mettendo al centro di tutto ciò che facciamo la vostra salute ed il vostro benessere“.

Ecco invece una parte della dichiarazione di Google: “Abbiamo lavorato con le autorità di regolamentazione globali per un approccio che salvaguardi le aspettative dei consumatori in materia di privacy. Questo include una serie di impegni vincolanti che confermano come i dati sulla salute e il benessere degli utenti Fitbit non saranno utilizzati per le pubblicità di Google e che questi dati saranno separati dagli altri“.

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Pubblicato da
Veronica Boschi