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Amazon acquista 11 Boeing: vuole iniziare a trasportare passeggeri?

Se esistono al mondo persone che non hanno mai comprato su Amazon, non c’è nessuno che non ne ha mai sentito parlare. Il colosso dell’e-commerce continua la sua corsa al primato della vendita online. Infatti per rendere ancora più veloci le sue consegne, per la prima volta ha reso noto ufficialmente l’acquisto di 11 Boeing 767-300.

 

Amazon aumenta la sua flotta acquistando 11 Boeing 767-300

Non è certo fondare una compagnia aerea per il trasporto di passeggeri l’obbiettivo di Amazon. Al contrario, le poltrone le sta togliendo dagli 11 Boeing 767-330 che ha da poco acquistato. Infatti la sua intenzione è quella di rendere sempre più veloci le consegne. Un nobile obbiettivo che, per essere raggiunto e mantenuto nel tempo, richiede sempre maggiori sforzi e determinazione, in un settore dove la rapidità e il servizio sono indispensabili.

Non sono gli unici aerei che Amazon possiede. Con questi undici sta aumentando la sua flotta aerea che da novembre dello scorso anno conta anche un hub privato nell’aeroporto di Lipsia. Fino ad oggi l’azienda statunitense aveva utilizzato solamente velivoli noleggiati alla ASL Airlines. È proprio Sarah Rhoad

, vice presidente di Amazon Global Air ad affermare: “Il nostro obiettivo è continuare a consegnare ai clienti in tutti gli Stati Uniti nel modo che si aspettano da Amazon e l’acquisto dei nostri aerei è un naturale passo avanti verso questo scopo. Avere un mix di aerei sia in leasing che di proprietà nella nostra flotta in crescita ci permette di gestire meglio le nostre operazioni, il che a sua volta ci aiuta a tenere il passo con le promesse dei nostri clienti”.

I primi ad essere utilizzati saranno i quattro acquistati da WestJet che dovrebbero venire pronti entro il 2021. Sarà poi la volta dei restanti sette acquistati da Delta e prenderanno il volo nel 2022.

Amazon però non ha acquistato un Boeing 737 Max8, è solo questione di spazio o forse non si fida visto l’ultimo problema al motore?

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Pubblicato da
Osvaldo Lasperini
Tags: amazon