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Aumenti operatori telefonici, ecco chi dovrà pagare di più questo 2021

Con l’inizio del nuovo anno, gli operatori ovviamente non hanno perso occasione per avviare le classiche campagne di rimodulazione che avranno come effetto scontato degli aumenti di prezzo sulle varie tariffe promozionali stipulate dai vari utenti, ne sono l’esempio TIM, Tiscali e Vodafone, le quali hanno recentemente modificato alcuni piani con grane malcontento, vediamo insieme cosa cambia.

I piani tariffari di TIM, Tiscali e Vodafone cambiano

Partiamo parlando di Tiscali, gli utenti si sono visti aumentare il loro piano tariffario di ben 2,99 euro al mese, con si la possibilità di recesso gratuito, ma al contempo una bella grana da prendere per le mani, indipendentemente dalla possibilità di aggiungere:

  • 60 minuti di chiamate aggiuntive
  • 10 SMS
  • 1 Giga di traffico dati in 4G LTE

Passiamo ora a TIM, in questo caso l’aumento delle tariffe è giunto fino a 1,90 euro, pillola addolcita però dalla possibilità di godere di un incremento del traffico dati pari a 20Gb oppure di minuti illimitati verso tutti.

Passiamo infine a Vodafone, l’operatore vestito di rosso ha annunciato tramite un comunicato ufficiale un aumento sulle promozioni più recenti di ben 2,99€, eccolo qui riportato:

“A partire dall’8 Dicembre 2019, il costo della tua offerta Internet Unlimited + aumenterà di 2,99 euro al meseConsentendoci di continuare a investire sulla rete per offrirti sempre la massima qualità dei nostri servizi. Per maggiori informazioni vai su voda.it/info. Ti ricordiamo che, ai sensi dell’articolo 70 comma 4 del Decreto legislativo 1° Agosto 2003 n. 259, della Delibera 519/15/CONS e delle Condizioni Generali di Contratto, se non accetti tale modifica hai diritto a recedere dal contratto o passare ad altro operatore mantenendo il tuo numero. Non vi saranno penali nè costi di disattivazione fino al 7 dicembre 2019, ossia fino all’ultimo giorno di validità delle precedenti condizioni, specificando come causale del recesso “modifica delle condizioni contrattuali“. 

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Pubblicato da
Eduardo Bleve