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Recensione Sony Xperia 5 II: top di gamma compatto!

Gli smartphone compatti sono merce rara e, quando si trovano, hanno spesso hardware e fotocamere di medio/basso livello.

Ad ascoltare gli utenti che richiedono device più compatti e maneggevoli, ma con ottime prestazioni sono rimasti, fondamentalmente, Apple con il Mini e Sony, la cui serie Compact fece innamorare molti utenti, S20 di Samsung.

Tornare ad utilizzare uno smartphone compatto in un mondo di padelloni è un vero piacere, si riesce ad infilare in qualsiasi tasca, non pesa in mano quando lo si porta all’orecchio e rispondiamo in un attimo ai messaggi con una sola mano.

Design e materiali

Xperia 5 II non è un vero è proprio compatto, ma ha un formato 21:9 con display da 6.1″, stretto e allungato, che ne consente un eccellente utilizzo ad una mano, le cornici non sono purtroppo ridotte al minimo ma sono piacevolmente assenti notch e forellini vari ed è presente il led di notifica.

Sony mantiene il design a lingotto, che la differenzia bene dal parco infinito di smartphone tutti uguali. Molto bello esteticamente, peccato che la colorazione nera in prova non valorizzi bene queste forme, per fortuna è disponibile anche in blu e grigio.

Vetro del display Gorilla Glass 6, posteriore in vetro molto liscio e scivoloso, dimensioni 158 x 68 x 8 mm e peso di 163 gr, certificazione  IP 65/68 per resistenza ad acqua e polvere. Necessita una cover in silicone, è una vera saponetta.

Carrellino per doppia Sim o Sim + MicroSd geniale, si apre senza bisogno della spilletta.

Nella parte superiore abbiamo il Jack da 3.5, sotto la Type-C 3.1, nel lato destro abbiamo il comodissimo pulsante fisico per l’otturatore fotocamera a due livelli di pressione (messa a fuoco e scatto), il pulsante per richiamare l’assistente vocale (non personalizzabile), il bilanciere del volume e il pulsante on/off che integra il sensore biometrico(velocissimo e affidabile).

Molto affollata la parte destra del telefono, sarebbe stato meglio mettere il bilanciere del volume dal lato Sim. Il comparto fotocamere è a semaforo con tre sensori e non sporge molto.

In confezione alimentatore a 18 W con uscita Type-C e cavo, scelta conservativa visto che Xperia 5 II supporta la ricarica fino a 21 W, che assumerà più senso analizzando meglio il software.

Hardware, Display e Audio

Sony non è scesa ai compromessi tipici delle serie Lite che accompagnano le versioni più compatte degli smartphone, abbiamo infatti il velocissimo Snapdragon 865 octa-core, con modem 5G, per prestazioni sempre eccezionali in ogni ambito e che non fa minimamente sentire la mancanza del 865plus, grazie anche agli 8 Gb di Ram DDR5 e 128 Gb di spazio di archiviazione rapida UFS 3.0.

Oltre alla connettività 5G abbiamo WiFi 6, NFC e bluetooth 5.1.

Il display OLED HDR ha una diagonale da 6.1 pollici in formato 21:9, risoluzione FullHD+(2520 x 1080) e refresh rate fino a 120 Hz e touch a 240 Hz.

Intelligente la scelta di rinunciare agli inutili 4K per puntare a ciò che conta davvero in uno smartphone: buona luminosità per vedere bene sotto il sole e frequenza di aggiornamento elevata che rende questo device velocissimo e appagante anche nel gaming.

L’audio è stereo, molto potente, con la possibilità di attivare anche la vibrazione in simultanea alla riproduzione audio, feature un poco inutile, che amplifica un fastidioso fenomeno di risonanza che si crea sul retro in vetro del telefono, che vibra e distorce leggermente i bassi. Audio che è ottimo invece sfruttando il Jack da 3.5.

Il lettore di impronte posizionato lateralmente è reattivo e affidabile, indubbiamente pensato più per i destrorsi, ma anche i mancini potranno beneficiarne registrando magari il medio della mano sinistra.

La batteria è da 4.000 mAh, ricarica anche velocemente con circa il 45% in 30 minuti, ma non abbiamo una ricarica ultra rapida: Sony ha fatto delle scelte ben chiare e pubblicizzate in cui promette che la propria ricarica adattiva possa permettere alle batterie di vivere più a lungo. Manca anche la ricarica Wireless, forse perché col tempo danneggia un poco le batterie.

Con il display settato a 60 Hz si raggiungo dei livelli di autonomia davvero encomiabili con circa 6 ore di display attivo, mentre con i 120 Hz si arriva a sera senza troppe ansie.

Il sensore di prossimità del telefono è un pochino troppo sensibile, bisogna stare attenti a non muoverlo troppo quando lo teniamo all’orecchio.

Utilizzo, Gaming e Software

Android 10, aggiornato con le patch di Ottobre, una personalizzazione pulitissima che ci offre Android praticamente stock con il lettore di Musica Sony e le App dedicate alle camere. Non ci stancheremo mai di ribadire quanto avere Android Stock sia un piacere e un valore aggiunto.

Tutto gira velocissimo grazie allo Snapdragon 865 e al refresh rate a 120 Hz, anche per il gaming è un ottimo dispositivo (a patto di usare una cover per non farvelo scappare dalle mani) ed è particolarmente ottimizzato per COD, (è stato anche usato in competizioni ufficiali di questo videogioco) grazie anche al touch a 240 hz.

Dalle impostazioni è possibile modificare profondamente i settaggi dell’ottimo display, tarando il bilanciamento del bianco, la frequenza di aggiornamento tra 60 e 120(peccato non poter settare un intermedio 90 Hz), attivare il tema scuro e passare alla Modalità Creazione che offre una calibrazione fedele dei colori, andando ad addolcire la tipica saturazione dei pannelli OLED.

Nel menu Audio possiamo attivare il Dolby Atmos, il DSEEE Ultimate(attraverso l’IA migliora automaticamente la frequenza audio e il bit rate in tempo reale,) e attivare il filtro per il vento mentre registriamo video.

Molto curata la parte dedicata alla batteria, Sony ha fatto una scelta controcorrente rinunciando a cariche ultrarapide ma prediligendo l’ottimizzazione della carica notturna con una rilevazione automatica e adattiva delle nostre abitudini di ricarica, è possibile impostare un limite alla percentuale massima di carica o personalizzare gli orari di ricarica.

Tutti i produttori dovrebbero implementare un software tanto completo per la batteria e soprattutto implementare il comodissimo limite di carica massima al 80%.

Peccato che non sia possibile invertire i pulsanti della barra di navigazione.

Fotocamera

Come su Xperia 1 II, troviamo 3 sensori da 12 MP con lenti Zeiss: il principale f/1.7 con lunghezza focale da 24 mm, la grandangolare f/2.2 da 16 mm e 124° e il teleobiettivo da 70 mm apertura f/2.4.  La camera principale e la tele hanno la stabilizzazione ottica.

Comodissimo il pulsante fisico per aprire rapidamente l’app fotocamera, mettere a fuoco e scattare, alla fine quello che conta con gli smartphone è proprio il punta e scatta.

Gli scatti sono abbastanza naturali e l’HDR conservativo, come sul display Sony sceglie la moderazione rispetto ad immagini più vivide e destinate ai social.

Anche gli scatti col grandangolo vengono bene e abbiamo l’autofocus, ma c’è l’ennesima scelta strana di Sony di offrirci la scelta tra qualità dell’immagine o attenuazione della curvatura data dal grandangolo.

Molto buoni anche gli scatti col teleobbiettivo, che è “quasi” un 3x.

Con molta luce gli scatti sono da flagship, peccato solo per la modalità ritratto e gli scatti con poca luce meno convincenti.

Da questa premessa tiriamo subito le orecchie a Sony, che continua a sdoppiare inutilmente le applicazioni con Photo Pro e Cinema Pro che credo nessuno andrà mai ad utilizzare.

Le lunghezze focali scelte sono abbastanza particolari: la wide è da 24 mm (di solito ne troviamo di più chiusi a 27/28 mm) e l’ultrawide è da 16 mm e ci sarebbe piaciuto qualcosa di più spinto da parte di Sony.

Delude la modalità ritratto che usa l’ottica principale da 24 mm, scelta controcorrente rispetto al solito in cui si usano Teleobiettivi con maggior lunghezza focale e non c’è un sensore ToF in nostro soccorso.

Mentre registriamo un video (supporta fino al 4K) lo zoom non passa in automatico da un’ottica all’altra, ma ogni obiettivo presenta uno zoom digitale fino a 3x.

In generale i video vengono bene e sono ben stabilizzati, meno bene con poca luce.

Gli scatti in notturna sono buoni, ma non al livello dei migliori cameraphone.

L’anteriore da 8MP f/2.0 24 mm offre autoscatti abbastanza validi.

Conclusioni

Fantastica usabilità ad una mano e scelta di mantenere un design iconico, prestazioni eccellenti per potenza e fluidità ed un software quasi stock con personalizzazioni davvero Smart.

Peccato per l’audio che fa un po’ di risonanza con la scocca in vetro e l’inutile complicazione dello sdoppiamento delle App dedicate a foto e video.

Probabilmente il miglior compatto Android se volete prestazioni senza rinunciare alla portabilità, e Sony si fa pagare bene per questo.

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Pubblicato da
Davide Gilardi