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Contagi oggi 10/11/2020: rallenta la crescita dei nuovi casi

contagi iniziano a rallentare sul territorio italiano, nel corso delle ultime 24 ore si è registrato un incremento leggermente inferiore al picco di inizio novembre, in particolare sono  35’098 i nuovi casi da Coronavirus, a fronte di un elevato numero di tamponi, ben 217’758.

Primi segnali positivi dopo tanto grigiore e timore, a tutti gli effetti il rapporto contagi/tamponi non continua a crescere a dismisura, ma sembra allentare la presa sul popolo nostrano. I decessi, purtroppo, sono incredibilmente elevati, se ieri erano stati 356, oggi hanno raggiunto la quota di 580. Stesso discorso, ma con esito diverso, per quanto riguarda i guariti, sono ben 17’734 in sole 24 ore, contro i 10’215 della giornata scorsa. Al momento sul territorio sono 590’110 le persone verificate positive, di queste 2971 sono ricoverate in terapia intensiva, mentre 28’633 in ospedale, le restanti sono in isolamento domiciliare presso la propria abitazione.

Dall’inizio della pandemia il numero di casi da Coronavirus in Italia sono 995’463, con 363’023 guariti e 42’330 decessi.

 

Contagi oggi: cosa accade nelle regioni

In alcune regioni la situazione continua ad essere preoccupante, la maggiore è sicuramente la Lombardia, con una crescita giornaliera di 10’955 casi (a fronte comunque di tantissimi tamponi). La differenza rispetto alla seconda area con più contagi è tantissima, infatti si posiziona il Piemonte con 3’659 casi, seguito dal Veneto con 2’763.

Le altre aree da tenere sotto controllo sono Campania +2716, Emilia Romagna +2430,  Lazio +2608, Toscana +2223, Liguria +1172, Sicilia +1201 e Puglia +1245.

Tutte le restanti regioni del nostro paese hanno registrato contagi inferiori alle 1000 unità, nello specifico, partendo dalle meno colpite, Molise +47, Basilicata +264, Valle d’Aosta +127, Calabria +409, provincia autonoma di Trento +243, Sardegna +489, provincia autonoma di Bolzano +375, Friuli Venezia Giulia +482, Abruzzo +746, Umbria +485 e Marche +504.

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Pubblicato da
Denis Dosi