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Covid 19: il sistema delivery già in crisi nelle zone rosse

Con la nuova ondata di Covid 19 che diventa sempre più prepotente il Governo ha stabilito la divisione dell’Italia in tre fasce di rischio. Se nelle prime due zone si ha una relativa libertà di spostamento la zona rossa ricorda molto le dinamiche del lockdown di marzo. In un regime di forte limitazione degli spostamenti sorgono numerosi problemi tra cui quello di rifornirsi di viveri e beni di prima necessità.

Proprio per questo tantissime catene di supermercati hanno organizzato sistemi di delivery per le consegne a domicilio. L’iniziativa è stata molto gradita, specialmente dagli abitanti delle zone rosse; I servizi attivati infatti hanno dovuto subire un vero e proprio assalto da parte di tutte quelle persone bloccate in casa e spaventate dal covid 19. Emblematico in tal senso il caso di Esselunga

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Covid 19: il sistema di consegne di Esselunga

 

Sembra infatti che i slot disponibili nella tabella stilata per le consegne a domicilio siano ormai dirotti all’osso. A tal proposito la compagnia ha specificato però che la crescita delle richieste di consegne a domicilio sia stata piuttosto graduale di pari passo con la percezione della possibilità di nuove chiusure.

In altre zone della penisola infatti, come per esempio a Roma, la situazione è molto più sotto controllo. La saturazione delle richieste è relativamente bassa e si può ancora ricevere la spesa ordinata in giornata. Sembra inoltre che Esselunga non sia l’unica a registrare questi problemi; tra le altre catene anche Carrefour inizia ad essere particolarmente congestionata. Maggiore disponibilità invece per marchi come Conad o Eatly.

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Pubblicato da
Redazione