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Covid, il nuovo studio: “la malattia colpisce un altro importante organo”

A tutti il Covid-19 è nota come una patologia polmonare, ma c’è un nuovo studio che evidenza altre tipologie di danni. Infatti, la malattia potrebbe causare anche danni al cuore, ma oggi si sa ancora poco a riguardo. Si sta infatti studiando circa questo nuovo danno che porterebbe il Covid tramite uno studio preliminare non ancora verificato in peer review. Tuttavia, Todd McDevitt, uno degli autori della ricerca, ha affermato che era “doveroso pubblicare ciò che ho scoperto”.

Purtroppo, gli esperimenti effettuati dai ricercatori sembrano restituire un quadro tutt’altro che roseo: a quanto pare, il coronavirus che causa il Covid, danneggerebbe le fibre muscolari che permettono al cuore di battere, fino a ridurle in piccoli pezzetti. Bruce Conklin, un altro autore della ricerca, l’ha definita “una carneficina di cellule umane”.

 

Covid-19: lo studio è preoccupante, ma arrivano le smentite

La cosa che è importante sottolineare è che lo studio è stato effettuato su campioni di cellule di vitro. Dunque, i ricercatori hanno analizzato gli effetti di piccole quantità di SARS-CoV-2 su tre tipi di cellule cardiache: i cardiomiociti, i fibroblasti e le cellule endoteliali. Di queste, pare che solo i cardiomiociti

, ossia le cellule muscolari, hanno mostrato i segni dell’infezione. Ancora non si spiega come, nel nucleo dei cardiomiociti dove dovrebbe esserci il DNA, c’era un buco nero. Cosa significa? Le cellule erano diventate un vero e proprio involucro vuoto.
Le cellule in coltura non hanno reagito in modo identico a quelle dei pazienti che sono morti con Covid-19. Infatti, nei suddetti, c’è stato solo un riscontro di “accenni di un disordine nelle fibre muscolari”, dunque “niente che si può paragonare alla carneficina delle cellule in coltura”, sottolinea Conklin. Ciononostante, lo studio si annovera a un gruppo di studi clinici in crescita che afferma che il Covid non colpisce solo i polmoni. Lo studio deve però essere ancora approfondito.
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Pubblicato da
Christian Savino