News

Controllate nei cassetti di casa, questi cellulari valgono oro

Il mercato degli smartphone è sicuramente il più ampio e variegato presente al mondo, esso infatti fonda il proprio punto di forza sul poter offrire ai clienti le soluzioni meglio stratificate possibili, dai base di gamma per gli utenti meno esperti ai top di gamma per quella fascia di utenza premium che non si accontenta di fare chiamate e navigare ma vuole il massimo in ogni campo.

Ovviamente a spadroneggiare sono le punte di diamante delle grandi aziende che dominano il mercato, anche se, in realtà, esiste un altro piccolo sottomercato che, si basa invece su antichi cellulari che, da soli hanno segnato un punto di svolta nella storia degli smartphone facendo da pietre miliari, alcuni di essi arrivano ad avere addirittura una quotazione di ben 2000€, vediamo insieme quali.

Controllate in cantina o nei cassetti

Se in cantina o in qualche cassetto avete dei vecchi cellulari date una controllata, potreste essere fortunati, ecco i modelli:

  • Nokia 3310: Il noto cellulare prodotto da Nokia e protagonista di numerose immagini divertenti legate alla sua incredibile resistenza arriva ad avere, attualmente, un valore di mercato anche di 400€, questo grazie alla presenza a bordo della prima versione di Snake.
  • iPhone 2G: Primo vero smartphone disegnato e presentato dal noto CEO storico di Apple Steve Jobs, egli segnò il passaggio all’attuale concetto di smartphone, il suo valore di mercato se in buone condizioni e completo di confezione può arrivare tranquillamente a 2000€.
  • Mobira senator: Cellulare di casa Nokia che si presenta all’utente sotto le mentite di spoglie di una radiolina, esso infatti viste le dimensioni considerevoli potrebbe trarvi inganno ma tranquilli, è un cellulare il cui valore potrebbe arrivare anche a 1000€.
  • Sony Ericsson t28: Cellulare di Ericsson visto spesso in abbinamento con l’idea dell’uomo d’affari a causa del suo design sobrio ed elegante, attualmente il suo valore può arrivare anche a 500€.
Condividi
Pubblicato da
Eduardo Bleve