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Huawei batte Samsung e diventa il più grande produttore di smartphone

Huawei ha superato Samsung rivendicando il titolo di produttore di smartphone più grande al mondo.

Un nuovo rapporto della società di analisi Canalys ha rivelato che per la prima volta il colosso della tecnologia cinese ha venduto più telefoni in tutto il mondo rispetto a qualsiasi altra azienda. Un risultato notevole se consideriamo che Samsung è sempre stata quasi imbattibile. Due anni fa Huawei ha già raggiunto un importante traguardo diventando il secondo più grande produttore di smartphone al mondo, superando Apple fino a quel momento seconda in classifica. Dunque ancor più complessa l’impresa di superare Samsung, ma non impossibile.

È anche la prima volta dal 2011 che il primo posto è detenuto da una società diversa da Apple o Samsung. Questo risultato arriva nonostante le restrizioni del governo degli Stati Uniti concerni i prodotti di Huawei, che hanno contribuito a un calo delle spedizioni all’estero del 27%. Gli impatti economici della pandemia del Coronavirus hanno anche portato ad un calo delle vendite di dispositivi Samsung, con spedizioni globali in calo del 30% su base annua.

Samsung non è più il principale produttore di smartphone al mondo, è Huawei adesso ad avere il primato

Questo è un risultato straordinario cui poche persone avrebbero creduto un anno fa“, ha detto l’analista di Canalys Ben Stanton. “Se non fosse stato per il Covid-19, non sarebbe successo. Huawei ha sfruttato la ripresa economica per investire sugli smartphone.” La Cina ha recuperato le sue forze più di altri mercati importanti colpiti dalla pandemia, con gli affari più o meno tornati alla normalità.

In particolar modo, le spedizioni nazionali di Huawei sono aumentate dell’8% nel secondo trimestre. “Raggiungere il primo posto è molto importante per Huawei ma sarà difficile a lungo termine“, ha affermato l’analista Mo Jia. “I principali mercati dell’azienda, tra cui proprio l’Europa, sono sempre più diffidenti. Le vendite in Cina non saranno sufficienti a sostenere il ritmo, soprattutto nei prossimi mesi quando l’economia globale inizierà a riprendersi”.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano