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Apocalisse, Covid e Maya, le profezie tornano di moda, ecco a cosa credere

Il primo semestre di questo 2020 che ci stiamo lasciando alla spalle bisogna essere onesti non è stato propriamente idilliaco, esso infatti come ben sappiamo è stato caratterizzato dal break out dell’epidemia di Coronavirus che in pochissimo tempo si è evoluta in pandemia, obbligando il mondo a fermarsi per oltre un mese onde evitare una diffusione del virus in modo troppo incontrollabile.

Ora ovviamente, nonostante gli evidenti miglioramenti, questo mosaico triste e costellato di eventi non proprio indimenticabili, ha riportato in voga numerose teorie basate su antiche profezie legate alla fine del mondo, da quella Maya che vedeva la fine del mondo prevista prima per il 12/12/2012 e poi per Luglio di quest’anno, a quella di Ezechiele presente nel libro della Genesi la quale prevedeva anch’essa la fine del mondo.

A cosa credere

Ovviamente il consiglio che vi diamo è di non credere a questo tipo di teorie basate su antiche profezie prove di ogni fondamento scientifico, esse infatti sono spesso sparse in rete o riportate in auge solo per creare ansia e panico nella popolazione, esulando quindi da ogni utile funzionalità.

Per chi volesse dei dati oggettivi per credere a quanto detto, basti pensare che attualmente nessuna profezia si è rivelata corretta, altrimenti non sareste qui a leggere comodamente il nostro articolo, ad esempio infatti la profezia Maya ha fatto cilecca non una bensì due volte, dando prova di come non ci siano fondamenti scientifici inoppugnabili.

Se avete letto una di quelle profezie quindi state tranquilli, nessuna fine del mondo arriverà.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve