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A causa dell’emergenza Covid-19, come ben sappiamo il nostro paese è sprofondato in una crisi economica senza precedenti. Il Sistema Fiscale Italiano, infatti, si è visto costretto ad adottare nuove politiche meno tolleranti nelle operazioni di riscossioni dei debiti. Chiunque si rifiuterà di adempiere al pagamento di more e tasse, quindi, verrà sottoposto al nuovo regime di esproprio dei beni, ovvero subirà un vero e proprio pignoramento del conto corrente o, in altri casi, delle proprie carte di credito.

In tal modo, quindi, il Fisco Italiano potrà dire addio alle costose operazioni di indagini e controlli approfonditi. D’ora in avanti, infatti, l’ente predisposto alla riscossione dei debiti, godrà di un nuovo potere che, di fatto, gli permetterà di accedere senza alcuna limitazione ai database bancari. Un approccio alla problematica dell’evasione molto più duro ma che, secondo le stime, permetterà di ridurre drasticamente il numero degli evasori fiscali. Scopriamo di seguito maggiori dettagli a riguardo.

Pignoramento dei conti correnti: ecco quando viene applicato

Nel corso delle ultime settimane sono stati pubblicati online alcuni resoconti relativi alla situazione economica del nostro paese. Ad oggi, quindi, il debito finanziario del nostro paese risulta essere arrivato a livelli estremamente alti e, ogni giorno che passa, il gap sul bilancio si fa sempre più grande, rischiando quindi di far aumentare ancor di più il deficit economico. Proprio per questo motivo, quindi, il nostro paese non può più tollerare gli evasori fiscali e, di fatto, d’ora in avanti questi ultimi saranno avvisati ben 60 giorni prima dell’effettivo pignoramento dei beni.

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