HUAWEI-5G

Dal 31 dicembre Huawei non fornirà alcun apparecchio dedicato al 5G, al Regno Unito e alle zone limitrofe. La decisione è stata presa dal Governo Cinese, ma non finisce qui. Perché il divieto, essendo retroattivo, è già attualmente in uso. Pertanto ci si dovrà liberare della tecnologia già avviata.

La “bufera” si è scatenata durante un incontro con il Consiglio di sicurezza nazionale, il quale ha successivamente deciso di firmare un patto con il primo ministro.  I risultati di tale accordo hanno provocato delle decisioni piuttosto drastiche: dovranno essere rimosse tutte le apparecchiature del marchio entro il 2027  (dunque con un ritardo di almeno due anni dalle aspettative iniziali).

Le motivazioni di una scelta del genere non possono di certo essere mirate solamente alla sicurezza nazionale, viste le conseguenze a cui si può andare incontro. Difatti le fondamenta stabilite, sono basate su un concetto politico più vasto.

5G: le parole di Huawei UK in merito all’accaduto

La nota azienda ha dichiarato: “Questa decisione deludente è una brutta notizia per chiunque nel Regno Unito abbia un telefono cellulare. Minaccia di spostare la Gran Bretagna nella corsia lenta digitale, aumentare le bollette e approfondire il divario digitale. Invece di “salire di livello”, il governo si sta livellando e li invitiamo a riconsiderare”.

E aggiunge: “Siamo fiduciosi che le nuove restrizioni statunitensi non avrebbero influito sulla resilienza o sulla sicurezza dei prodotti che forniamo al Regno Unito. Purtroppo, il nostro futuro nel Regno Unito è diventato politicizzato, si tratta della politica commerciale degli Stati Uniti e non della sicurezza. Negli ultimi 20 anni, Huawei si è concentrata sulla costruzione di un Regno Unito meglio connesso. Come azienda responsabile, continueremo a supportare i nostri clienti come abbiamo sempre fatto. Condurremo una revisione dettagliata di ciò che l’annuncio di oggi significa per la nostra attività qui e lavoreremo con il governo inglese per spiegare come possiamo continuare a contribuire a una Gran Bretagna meglio connessa.”

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