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Facebook: bannati estremisti inizialmente fonte di profitto

Facebook ha bannato Boogaloo, un’organizzazione pericolosa che incita alla violenza, dopo aver riferito di aver tratto profitto dagli annunci pubblicitari di questo movimento per mesi.

Il movimento Boogaloo è una rete antigovernativa con sede negli Stati Uniti. Una sottosezione in particolare mira proprio a commettere atti di violenza. Questo quanto dichiarato in un post di Facebook che annuncia il ban con rispettive motivazioni. Il movimento si basa su questioni ideologiche tra cui razzismo e antisemitismo, provocare conflitti civili. “Per mesi, abbiamo rimosso i contenuti di Boogaloo. Esiste una chiara connessione alla violenza ed è un’elevata minaccia per la sicurezza pubblica”.

Facebook rimuove gruppi e pagine che promuovono: attività terroristica, odio organizzato, omicidio di massa (inclusi tentativi) o omicidio multiplo, tratta di esseri umani, violenza organizzata o attività criminale. La piattaforma ha infatti eliminato 220 account, di cui 95 su Instagram, 28 pagine e 106 gruppi in totale. Ha inoltre rimosso oltre 400 gruppi aggiuntivi e oltre 100 altre pagine con intenti simili.

Facebook sta rimuovendo account, pagine, gruppi e qualsiasi contenuto che inciti alla violenza

Tuttavia, l’azienda ha guadagnato per mesi attraverso pubblicità del movimento Boogaloo. Queste pubblicità contengono messaggi secondo cui si dovrebbe combattere lo stato e armarsi per farlo. Annunci come questi erano presenti su Facebook ma anche su Instagram. Gli annunci saranno anche rivisti, poiché l’annuncio di qualche giorno fa era “solo l’inizio dell’impatto” dei movimenti di Boogaloo, dunque il noto social dovrà prendere le dovute precauzioni. “Continueremo a monitorare i simboli e i contenuti utilizzati e ad aggiornare la polizia e le forze dell’ordine”, ha affermato un portavoce di Facebook.

Il movimento Boogaloo ha recentemente acquisito slancio in opposizione al movimento Black Lives Matter. Alcune delle pubblicità del movimento hanno fatto riferimento agli hashtag delle proteste più recenti, come #BreonnaTaylor e #GeorgeFloyd, per attirare più gente. Anche Reddit, Twitch, Twitter e altre piattaforme stanno provvedendo a rimuovere qualsiasi contenuto che violi le normative previste e inciti alla violenza.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano