pagamenti contanti

A partire dal 1 luglio ci saranno diversi cambiamenti in Italia. Con l’articolo 18 del decreto fiscale 124/2019 collegato alla legge di bilancio 2020, infatti, il Governo italiano ha deciso di ridurre ulteriormente il limite dei pagamenti in contanti. Quest’ultimo passerà dagli attuali 3000 euro a 2000 euro.

 

Dal 1 luglio scenderà il limite dei pagamenti in contanti

Il Governo Italiano sta cercando in tutti i modi di contrastare l’evasione fiscale e una delle soluzioni è anche quella di imporre dei limiti sui pagamenti tramite contanti. Come già accennato, con l’articolo 18 collegato alla legge di bilancio 2020 verrà abbassata la soglia massima dei pagamenti tramite contanti. Il limite dei contanti utilizzati per i pagamenti sarà pari a 2000 euro a partire dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. A partire da gennaio 2022, è previsto un ulteriore cambiamento di questo limite, che scenderà a 1000 euro.

Il limite di 2000 euro che partirà dal 1 luglio riguarda come già detto i pagamenti in contanti. Qualsiasi spesa al di sopra di questa cifra, dovrà essere pagata attraverso dei metodi di pagamento tracciabili, come ad esempio bonifici, carte di credito, bancomat, carte di debito e assegni postali e bancari. In caso di prelievo o di versamento di denaro sul proprio conto, non varrà il limite di 2000 euro valido invece per i pagamenti tramite contanti.

Resta implicito il fatto che chiunque non rispetterà questo limite rischia di ricevere delle sanzioni amministrative anche molto elevate (si parla di 3000-5000 euro di sanzione). A poter ricevere queste sanzioni in caso di violazione del limite dei pagamenti in contanti potrebbero essere sia i professionisti (nel caso in cui non segnalassero il mancato rispetto di questi limiti) sia le due parti contraenti.

 

 

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